Premesso che è un refrain stantìo che una opposizione al regime culturale amministrativo estense dal dopoguerra non sarebbe alla altezza del compito di assicurare un degno sviluppo culturale alla città, moltissime essendo le persone di qualità e cultura non allineate alla intellighentsia di sinistra o dintorni, da semplice osservatore mi permetto suggerire alcune proposte operative nel caso in cui, come mi auguro, la città possa sperimentare alfine una alternativa politica.
1. Creare un “museo” permanente e diffuso delle opere d’arte del territorio, spesso nascoste e dimenticate (si vedano e.g. le opere ora esposte in Castello estense provenienti da enti di beneficenza sciolti) esponendole magari a rotazione in luoghi storici e prestigiosi di Ferrara, chiese, palazzi, musei, scuole…
2. Investire imponendo anche ai privati per le loro proprietà (facciate, serramenti…) un abbellimento e manutenzione del centro storico della città, verde pubblico incluso,in modo che chiunque arrivi possa dire: che città civile, bella, pulita, degna di essere Patrimonio dell’Umanità!
3. Impiegare il Teatro Abbado per essere passerella musicale dei giovani solisti e delle molte valide orchestre ITALIANE, facendo anche rivivere i grandi compositori italiani, e abbandonando la via di essere uno dei tanti teatri che propongono più o meno sempre le stesse cose con i soliti artisti noti che senti a Londra o Parigi o Berlino.
4. Modernizzare il sistema della Biblioteca Ariostea ponendolo sul livello tecnico, di servizi digitali e organizzativo, della British Library o della Bibliothèque Nationale de France.
5. Fare rivivere la Casa dell’Ariosto ambientandola e attrezzandola siccome ad esempio la Casa museo di Mendelssohn a Lipsia, e utilizzandone il giardino durante l’estate per spettacoli del teatro ariostesco o eventi musicali.Collocare altrove lo spazio dedicato a Bassani.
6. In ogni ordine e grado di classi promuovere un’ora mensile di storia e cultura ferrarese, ad esempio nelle ore di educazione civica.
7. Dedicare il Palazzo Diamanti alla sola Pinacoteca nazionale e concentrare in Castello le mostre di Ferrara Arte. Restauro del Palazzo Prosperi. Ripensamento sul Teatro Verdi come sede di congressi ed eventi.
8. Riprendere e portare a termine il restauro e attrezzatura dell’Auditorium del Conservatorio, su cui il Comune vanta diritti di uso.
9. Interrogare periodicamente la cittadinanza con referendum informali online sulle loro aspettative e proposte in materia di cultura.
Buona fortuna.
Gianluca La Villa