Politica
31 Gennaio 2019
Rendine segnala due casi di tasse sui defunti. Ferri: "Spetta agli eredi dichiarare il decesso". Entro febbraio aprirà un nuovo sportello Hera in centro

Devono pagare la Tari, ma sono morti da anni

di Elisa Fornasini | 4 min

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Solo due cose sono certe nella vita: la morte e le tasse. È più che mai vero se ti trovi a dover pagare le tasse anche da morto. È quello che succede a Ferrara con la Tari, la tassa sui rifiuti che dal 1° gennaio 2018, con l’entrata in vigore della tariffazione puntuale, è applicata e riscossa direttamente da Hera.

La bolletta non arriva in cimitero ma a casa dei defunti, invitati a pagare i servizi di igiene ambientale anche post mortem. È il caso capitato a due signore ferraresi: G.B., deceduta a dicembre 2017 all’età di 90 anni, e quello ancora più eclatante della 93enne M.F., scomparsa quasi cinque anni fa, a marzo 2014.

Due storie che hanno dell’incredibile: la prima dovrebbe pagare 19,32 euro per la raccolta rifiuti da gennaio a febbraio 2018 nel suo appartamento rimasto vuoto in via Goffredo di Buglione, la seconda ha ricevuto a suo carico un sollecito di pagamento per fatture insolute da 31,64 euro nel periodo in cui fisicamente non poteva usufruire del servizio nella sua abitazione di via Comacchio.

A segnalare la “Tari sui defunti” è Francesco Rendine (Gol) che, con in mano bollette e certificati di morte, presenta una mozione per denunciare queste “continue vessazioni ai danni dei cittadini che hanno dovuto perdere tempo e denaro, subendo code nella sede in via Diana e presso gli uffici pubblici, per dimostrare al gestore la perdita del loro caro”.

Il consigliere comunale chiede di cambiare radicalmente il sistema: “È folle che Hera emetta fatturazione fino alla data di comunicazione di decesso da parte dei parenti e non fino alla data di morte del contribuente. Nel caso di decesso di un concittadino la fatturazione dovrebbe essere congelata dalla data di morte, considerando che Hera è una partecipata del Comune e può avere rapido accesso al registro dei morti del Comune di Ferrara”.

Rendine considera “demenziale” non solo che la “Tari venga recapitata anche a chi essendo deceduto molti anni prima dell’invenzione di questa maledetta tessera con annessa calotta non ha mai potuto ritirare la carta smeraldo“, ma anche che gli sportelli Hera siano ubicati in via Diana, “lontano dal centro e in una zona non servita da mezzi pubblici, e che gli orari di apertura dalle 8 alle 15 da lunedì a giovedì e dalle 8 alle 13 del venerdì non consentano ai lavoratori di accedere rapidamente agli sportelli e senza chiedere permessi al datore di lavoro”.

Per questo il consigliere Gol chiede alla giunta di disporre una “trasmissione efficiente dei dati di mortalità tra Hera e Comune, che il gestore Hera mantenga comportamenti di rispetto e attenzione nei confronti di chi già soffre per la perdita di un caro, e di sospendere la tassazione alla data della morte e a non vessare i parenti del defunto tempestandoli con continue richieste e solleciti di pagamento per quanto non dovuto, giacché è risaputo che, chi muore, non usufruisce di alcun servizio diverso da quello cimiteriale”.

Per quanto riguarda la sede, Rendine chiede che “gli orari pomeridiani degli sportelli Hera siano estesi, almeno due giorni alla settimana, fino alle 17 e che sia valutata l’apertura il sabato mattina” e che gli “sportelli di Hera siano aperti in città in zona collegata col trasporto pubblico”.

“Ci deve essere stato un errore nella comunicazione di chiusura o sostituzione dell’utenza, non so se da parte di Hera o degli eredi dei defunti – spiega l’assessore all’Ambiente Caterina Ferri -. Hera ha già una convenzione per accedere alle banche dati del Comune in maniera automatica per le agevolazioni (come i pannolini) ma vale per il registro dell’Anagrafe e non per quello dei defunti”.

Non è cambiato nulla con il passaggio della fatturazione ad Hera: spetta al cittadino comunicare la chiusura o sostituzione dell’utenza – chiarisce l’assessore -. Gli eredi hanno sempre ricevuto la Tari se non hanno dichiarato il decesso del proprio caro. Così come accadeva per la Tari, anche oggi con la Tcp le case sfitte o mantenute a disposizione pagano considerando un singolo componente. Sono escluse dal pagamento nel caso di disdetta delle utenze e di immobile privo di arredi, situazione che deve essere comunicata ad Hera oggi e al servizio tributi nel 2017. È stata introdotta l’esenzione della quota variabile per quegli immobili che sono arredati ma scollegati dalle utenze”.

Novità in vista, invece, per la casa della multiutility: “Entro metà febbraio aprirà uno sportello più comodo in centro città, a breve invieremo l’invito ufficiale all’inaugurazione – annuncia Ferri -. Ma intanto gli sportelli in via Diana sono già aperti il sabato mattina, dalle 8 alle 13″.

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