L’arrivo a Ferrara di due migranti sgomberati dal Cara di Castelnuovo di Porto, il centro di accoglienza chiuso alle porte di Roma, pone diversi interrogativi da parte del sindaco Tiziano Tagliani che nutre dubbi sulle politiche di accoglienza di questo “governo giallo-verde di fuori, ma nero dentro“.
“I due immigrati sono arrivati sabato 26 gennaio, dopo essere stati inviati da Matteo Salvini, senza avvisare i sindaci – riferisce il primo cittadino -. Diversamente dal passato questa volta la Lega delle barricate non si è vista incatenarsi né sbandierare“.
L’accoglienza non mancherà – “non saranno certo due persone già integrate a Roma a creare problemi alla nostra comunità che, come sempre, si dimostrerà disponibile” -, tuttavia Tagliani si chiede “quale sia la logica di questo governo che demolisce esperienze positive d’integrazione“.
Il riferimento all’attualità spazia dal caso Riace allo sbarco della Sea Watch: “Il governo ci incolla da giorni alla tv per vedere quanto dureranno in mare quaranta migranti a cinque gradi (esperimento disumano) e tace sulle problematiche legate alla rimodulazione degli Spar (oggi Siproimi) smantellando una delle cose che meglio hanno funzionato, cioè il sistema di accoglienza diffusa (penso per Ferrara a via Modena, via Arginone, via Palestro, via XX Settembre, via Brasavola, ecc…), aprendo la strada a grandi concentrazioni di migranti: conseguenza che non migliorerà i livelli di sicurezza, ma rischia di diventare una nuova emergenza“.
“La situazione è destinata ulteriormente ad essere aggravata da un Decreto Sicurezza – prosegue il sindaco – che non prevede per i richiedenti asilo la possibilità di ottenere l’iscrizione all’anagrafe come residenti, con la conseguenza di non poter ottenere documenti idonei al lavoro e l’apertura di conti correnti – oggi obbligatori – per le retribuzioni, cristallizzando la “panchina” per centinaia d’immigrati ed un futuro nelle città italiane”.
Tutto ciò, denuncia in chiusura Tagliani, “con buona pace delle promesse elettorali, ma soprattutto con buona pace dei principi di umanità della nostra Costituzione, della coerenza con le nostre leggi, del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e della sicurezza effettiva delle nostre comunità”.
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