Eventi e cultura
28 Gennaio 2019
Beatrice Pecchiari e Angela Siciliano premiate ex-aequo per le loro tesi di ricerca

L’eredità di Bassani rivive in due giovani universitarie

di Redazione | 3 min

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La giuria del Premio “Robert Nissim Haggiag” (composta da Paola Bassani, Valerio Cappozzo, Giulio Ferroni, Paola Italia, Sergio Parussa, Valter Leonardo Puccetti, Cristiano Spila e presieduta da Mirella Petteni Haggiag) si è espressa, per l’anno 2019, a favore di un premio da condividere ex-aequo. Il riconoscimento è stato assegnato a pari merito ai due lavori di Beatrice Pecchiari e Angela Siciliano.

Queste due tesi magistrali hanno il merito di dare grande rilievo ai materiali conservati negli archivi della Fondazione Giorgio Bassani, offrendo un contributo significativo alla rilettura delle sue opere. I lavori della Pecchiari e della Siciliano sono il risultato di ricerche filologicamente molto accurate condotte su importanti materiali d’archivio che solo recentemente sono venuti alla luce.

In questa prospettiva, i due contributi collegano fruttuosamente la filologia tradizionale a un genere di studi fondamentale per la letteratura del Novecento, e a volte un po’ trascurato dagli studiosi italiani, cioè la cosiddetta genetica della letteratura – la comprensione del processo di formazione dei testi letterari attraverso lo studio dei manoscritti, dei dattiloscritti, degli epistolari e di altri materiali d’archivio che precedono le edizioni a stampa.

Infine, last but not least, i due lavori si contraddistinguono anche per la rilevanza degli obiettivi critici che le due studiose si sono prefisse: essi fanno interagire criticamente le diverse “voci” del Bassani narratore, dello storicista, del testimone. A partire dal lavoro sui testi, le due studiose formulano significative considerazioni sul metodo di lavoro di Bassani e propongono così una nuova comprensione della sua narrativa e fanno emergere con maggiore chiarezza la complessa ricchezza della sue opere.

La giuria ha, inoltre, stabilito di concedere una menzione speciale ai lavori di Rocco Della Corte, Flavia Erbosi, Brigitta Loconte

Il libro di della Corte, Professore fuori le mura, è un bel lavoro che rivela un periodo sin ora poco conosciuto dello scrittore ferrarese nelle vesti di insegnante alla Scuola d’Arte di Velletri. Questo studio conferma l’attinenza di Bassani all’insegnamento svolto con passione, tanto da aver lasciato, come testimonia il libro di della Corte, tracce importanti nel tempo. L’analisi del candidato si articola attraverso una scrittura fluida e comunicativa utile a divulgare l’immagine dello scrittore ferrarese come intellettuale a tutto tondo. I materiali autografi e inediti trovati da della Corte e le interviste riunite intelligentemente nel libro, rendono questo testo un’analisi delle posizioni di Bassani verso la condizione istituzionale ed educativa della scuola pubblica italiana negli anni Cinquanta.

La tesi magistrale di Flavia Erbosi presenta l’edizione critica, integrale e commentata del carteggio inedito tra Giorgio Bassani e Attilio Bertolucci conservato nell’Archivio degli Eredi di Giorgio Bassani a Parigi e nell’Archivio di Stato di Parma. Nell’introduzione al carteggio, e nel commento alle singole lettere, l’edizione si propone di ripercorrere le tappe dell’amicizia che legò Bassani e Bertolucci, di ricostruire il laboratorio creativo dei due scrittori e in particolare la loro comune ricerca di una poetica del vero.

La tesi di Brigitta Loconte ricostruisce attraverso documenti d’archivio le esperienze cinematografiche di Bassani con particolare riferimento alla collaborazione con Soldati in occasione della sceneggiatura di Greene, La mano dello straniero (1954). Il lavoro prende in esame anche le riduzioni cinematografiche del Romanzo di Ferrara. Lo studio, infine, su altre sceneggiature, rimaste inedite e irrealizzate, mette in luce il modo in cui Bassani si approcciava alla scrittura cinematografica.

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