Attualità
25 Gennaio 2019
La direttrice di Ferrara Arte reagisce agli attacchi personali: "Abbiamo solo la nostra reputazione per dialogare con i maggiori musei al mondo"

Pacelli: “Perso credibilità, così non possiamo lavorare”

di Elisa Fornasini | 2 min

Leggi anche

Cau, tutti le informazioni per l’assistenza nei giorni festivi

In occasione di due settimane in cui si stanno susseguendo numerosi giorni festivi, le Aziende Sanitarie ricordano gli orari di attivazione del servizio di Continuità Assistenziale per la cura e assistenza alla cittadinanza nei momenti in cui non sono presenti i medici di medicina generale

25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

“È una grande perdita per la città, vergognosa nella dinamica e nella sostanza”. Maria Luisa Pacelli, direttrice di Ferrara Arte al centro della polemica mediatica contro il progetto di ampliamento di palazzo dei Diamanti, non nasconde tutto il proprio sconforto per come si è evoluta la vicenda da quando ha ricevuto “pesanti attacchi personali” da Vittorio Sgarbi.

E non solo perché “Ferrara perde una grande opportunità a causa di una battaglia priva di fondamento”, ma perché la polemica sta mettendo in crisi la stessa tenuta di Ferrara Arte che dall’anno della sua fondazione, nel 1990, ha trasformato il Diamanti in un contenitore di mostre di qualità, riuscendo nell’intento di qualificare il palazzo rossettiano come un vero e proprio brand facilmente spendibile nelle relazioni internazionali. Che ora sono a rischio.

“Sto lavorando a una grande mostra per il 2022 ma sono stata costretta a bloccare tutto perché abbiamo solo la nostra reputazione per dialogare con i maggiori musei al mondo, se manca quella non abbiamo nulla da dare in cambio quando riceviamo i prestiti – avverte Pacelli -. Avevo avviato contatti con Londra e ora mi trovo nella posizione di non poter parlare per una città che mi mette in discussione”.

Lo sfogo, umano e professionale, arriva al termine del tavolo di confronto con le associazioni di categoria che, se non hanno messo in dubbio l’operato dell’intero staff di Ferrara Arte, hanno comunque chiesto di migliorare la comunicazione al grande pubblico per promuovere le mostre.

“Siamo una delle poche realtà italiane che programma in anticipo, abbiamo svelato mostre anche a tre anni di distanza e sul livello di comunicazione basta pensare all’Orlando Furioso che sembrava una scommessa e invece ha creato indotto e benefici per la città. Ferrara Arte ha fatto la differenza nel dare una identità a questa città, cosa possiamo fare di più? Io non lo so, se non è passato questo messaggio dopo tanti anni è sconfortante”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com