Cinema per l’economia e il territorio, il museo dedicato a Carlo Rambaldi presentato alla Cciaa
Convegno dedicato alle potenzialità della settima arte nel ferrarese. Victor Rambaldi: "La nostra mission sarà unire cultura, turismo e tecnologia"
di Davide Soattin
“Il futuro comincia nell’istante in cui lo si immagina” diceva Carlo Rambaldi, immortale artista cinematografico vigaranese e tre volte premio Oscar per gli effetti speciali. Uno slogan magico e fantasioso allo stesso tempo, di quelli che fanno viaggiare a occhi aperti e permettono di costruire grandi progetti con la sola potenza dell’immaginazione, la stessa che ha accompagnato il papà di King Kong, Alien ed E.T. nella creazione delle creature di spielberghiana memoria.
Un aforisma che più e più volte è stato preso come spunto per esporre le proprie idee anche dai relatori presenti al convengo Cinema Turismo Economia che, organizzato dal Comune di Vigarano Mainarda e dalla Fondazione Culturale Carlo Rambaldi, grazie al patrocinio della Camera di Commercio di Ferrara, ha fornito la possibilità ai partecipanti di ottenere un quadro chiaro e variegato delle iniziative e dei lavori futuri che avranno come protagonisti il cinema e le bellezze del territorio ferrarese.
“Il binomio tra economia e cultura è al centro di un discorso di sviluppo per la nostra zona, nonostante possano sembrare elementi in antitesi – ha spiegato Paolo Govoni, presidente della Cciaa Ferrara nell’intervento di apertura dei lavori -. Sta a noi capire che unendoli possiamo dare uno spunto nuovo all’economia della città, per una crescita legata anche alla qualità della vita e alla coesione sociale. Nella valorizzazione di una figura leggendaria come è stata quella di Carlo Rambaldi, abbiamo il dovere di legare il nostro territorio a un nome di straordinaria importanza internazionale”.
A questo proposito, punto cruciale del convegno è stata la presentazione di quello che sarà il museo Carlo Rambaldi – The Experience che, a partire dall’inaugurazione fissata per il prossimo 15 settembre, come racconta il figlio e presidente della Fondazione Culturale Victor, sarà pronto per accogliere numerosi visitatori e cinefili all’interno del rinnovato polo scolastico di Vigarano Mainarda: “Dal punto di vista artistico, l’esposizione assumerà le sembianze di un’esperienza emozionale e di un viaggio introspettivo, capace di rappresentare un perdurante e innovativo volano economico per ciò che concerne la risposta fornita nei confronti del nostro territorio”.
“A tutti gli effetti sarà un laboratorio in continuo working progress, cuore pulsante di iniziative centrate sull’educazione artistica e cinematografica delle nuove generazioni. Questo sarà possibile grazie alla collaborazione con la Scuola della Musica e delle Arti di Vigarano Pieve e la filiera Cinecittà sul Po di Stefano Muroni (anch’egli presente al congresso e in procinto di inaugurare ad ottobre la Scuola di arte cinematografica Florestano Vancini a Ferrara, ndr). Unire cultura, turismo e tecnologia: questa sarà la nostra mission”.
Una mission a cui parteciperà attivamente la 22HBG, florida realtà di Poggio Renatico specializzata nel campo dell’informatica, del broadcast e della comunicazione, con il compito di fornire supporti digitali per rendere la visita al museo ancora più coinvolgente e stimolante per gli appassionati, come rivelato dal CEO Renzo Marrazzo: “Non si tratterà di una semplice camminata tra le opere di Carlo Rambaldi, ma di una vera e propria esperienza capace di accompagnare il visitatore nella scoperta con tecnologie sempre più avanzate, come display, ambienti virtuali e avatar, che cambieranno di settimana in settimana, in modo da restare sempre al passo con i tempi”.
“Ferrara può diventare la città di E.T. – ha sentenziato in chiusura Giuseppe Lombardi, direttore esecutivo della fondazione culturale Carlo Rambaldi, sfruttando il momento per volgere un appello agli imprenditori intenzionati a investire e supportare la causa -. Da punti di forza come questo bisogna partire per raccogliere le ultime risorse utili a far decollare il nostro progetto. Abbiamo le idee chiare e non brancoliamo nel buio. Per questo siamo convinti che Ferrara potrà avere una nuova identità, ma solo se riusciremo a sfruttare i risvolti positivi che questo nuovo impulso ci fornirà”.