Politica
20 Gennaio 2019
Qualche contatto con Gol "ma è presto per parlare di apparentamenti". I punti del programma indicati dallo scioglilungua 'La sponda'

Ferrara Libera lancia Giorgio Massini alle amministrative: “Mai con la sinistra ma autonomi dal centrodestra”

di Redazione | 4 min

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“Questa è una lista civica di centrodestra formata da professionisti che lavorano a Ferrara, qui pagano le tasse e sono fortemente insoddisfatti dall’attuale amministrazione”. È così che Giorgio Massini, ortopedico originario di Venezia e poi “innamorato di Ferrara, è una città bellissima e quando sono arrivato si poteva girare a tutte le ore”, annuncia la sua candidatura a sindaco per ‘Ferrara Libera’, una civica di centrodestra che però non farà parte (almeno al primo turno) dell’alleanza a trazione leghista per una questione di metodi più che di contenuti — “Non staremo con la sinistra, ma siamo autonomi, questi metodi (quello ‘Naomo’ essenzialmente, ndr) non ci piacciono anche se i contenuti sono giusti. E poi i professionisti della politica… C’è stata un’opposizione a Ferrara negli ultimi vent’anni? Non ci appoggeremo a chi non ha fatto opposizione, il programma l’abbiamo scritto per migliorare la città, non per compiacere qualcuno, spiegano dalla lista.

Con Massini, alla presentazione di sabato pomeriggio al Roverella 2000, ci sono anche Stefano Gugliemini — “grazie alla cui pagina attorno alla quale si sono raccolte molte persone e all’incontro con molti cittadini che sono stati propositivi nell’affrontare i problemi in modo diverso si è potuta fare questa lista” — e l’ex leghista espulsa Barbara Grassilli. “Vogliamo vedere un’amministrazione che non vessi i cittadini”, è il messaggio del movimento che già lo scorso ottobre aveva annunciato la volontà di correre per le amministrative e i suoi orizzonti populisti. Per questo il programma di Ferrara Libera si rifà a un acronimo, ‘La sponda’, che è sia “quella che si vuole raggiungere quando si è in difficoltà” — immaginatevi un bagnante in acqua, nda — che “la spallata che si vuole dare un partito”.

‘La sponda’ quindi sta per lavoro, assistenza sanitaria, pulizia e verde, ordine, nuova facoltà e università, disabilità e anziani ed infine arte ed architettura, che sarebbero i temi sui quali punta a coinvolgere la lista i cui nomi di tutti i componenti verranno svelati in futuro e che ha qualche contatto con Gol di Francesco Rendine, “anche se parlare di apparentamento è estremamente prematuro, ci sono solo timide aperture”.

Le proposte sono quindi tante, a partire dagli anziani in un periodo che vuole la digitalizzazione della pubblica amministrazione: “Perché non si possono prevedere dei corsi di informatica magari tenuti da neolaureati come inserimento lavorativo? Sono proposte a basso costo”, spiegano dalla lista prendendo a rilievo il fatto che “ci sono tre ipermercati in città che rendono difficile l’inserimento lavorativo perché viene inibito tutto il resto, ed è una strategia della sinistra quella di piazzarli”. “L’idea è di far convergere il centro storico nelle periferie, abbiamo vie completamente vuote e attività commerciali chiuse: tutto ciò che potrebbe offrire l’amministrazione come sgravi fiscali andrebbe fatto, anche per tenere qui i ferraresi che ora lavorano a Bologna, Modena o Parma mentre in città non ci sono più industrie”.

Sulla sanità invece, “l’assistenza è da revisionare, dall’amministrazione non c’è stata nessuna indicazione sulla gestione del rapporto tra ospedale cittadino e quello periferico. Dobbiamo fare in modo che ci sia una sinergia tra l’amministrazione e la direzione sanitaria”, mentre per quanto riguarda la sicurezza — “perché ora non si vive più” — la proposta non è quella di militarizzare la Gad quanto di sfruttare di più la Municipale “in accordo con la questura e facendo un censimento della popolazione. Io quando ho preso casa ho dovuto aprire un mutuo, mi hanno chiesto il codice fiscale. Questi come fanno a cambiare appartamento ogni giorno? Diamo un periodo ad esempio di 30 giorni per regolarizzarsi poi verifichiamo casa per casa chi c’è e riprendiamo il controllo del territorio”, sfruttando anche la dotazione di un taser ai vigili urbani e l’introduzione del controllo di vicinato oltre all’uso del Daspo urbano.

Un’altra proposta — la prima di questo genere in questa campagna elettorale — è quella di avviare dei contatti con l’Università per aprire una facoltà di veterinaria nel ferrarese: “Bologna ce l’ha e porta dietro un indotto importante non solo in termini di studenti ma anche di insediamenti produttivi. L’università può offrire uno sviluppo importante e varrebbe la pena esplorare la questione”, mentre per quanto riguarda il turismo “è fondamentale che Ferrara entri nel circuito delle agenzie di viaggio”, e sulla querelle Diamanti la formazione sta con Sgarbi ma con riluttanza.

L’ultima proposta, anch’essa con un carattere  di originalità in questa campagna elettorale, è quella di ripristinare i tram e i filobus. “Andiamo verso i mezzi pubblici verdi, si può fare un ulteriore passo introducendoli gradualmente sfruttando i bandi europei. Sono mezzi elettrici, non inquinano”.

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