Amichevole pre-playout. Tris Triestina sulla Spal
È finita con una sconfitta l'amichevole pre-playout che - nel pomeriggio di sabato 3 maggio - la Spal ha giocato contro la Triestina in un Paolo Mazza a porte chiuse
È finita con una sconfitta l'amichevole pre-playout che - nel pomeriggio di sabato 3 maggio - la Spal ha giocato contro la Triestina in un Paolo Mazza a porte chiuse
Sono stati ufficializzati gli orari delle sfide play-out tra Spal e Milan Futuro: le due partite si disputeranno sabato 10 e sabato 17 maggio, con calcio d’inizio fissato per le ore 20 in entrambe le occasioni
Agli amanti dei numeri e delle statistiche non sarà passato inosservato che, dalla stagione 1990/1991, anno in cui lo spareggio di Verona contro la Solbiatese regalò la C1 ai biancazzurri, la Spal non ha mai più conquistato una promozione o una salvezza attraverso i playoff o i playout
La Spal raggiunge l'obiettivo minimo. Batte il Gubbio con un netto 3 a 0 e scavalca il Milan Futuro - che incontrerà ai play-out - dopo il pareggio 1 a 1 con la Vis Pesaro
La Spal batte Gubbio e attende il Milan ai playout. Sugli spalti a sostenere i suoi c’era anche il presidente Tacopina, che dopo la lunga assenza dallo stadio ha deciso di mostrare la propria vicinanza alla squadra presenziando e parlando nel prepartita coi suoi giocatori. Stagione, playout, permanenza nel club: l’americano ha sciolto diversi dubbi in merito al futuro prossimo della Spal
di Davide Soattin
Nell’era di internet, del digitale e soprattutto dei social network, capita anche che un derby sentito, come quello tra Spal e Bologna, si giochi con settimane e settimane d’anticipo sul calendario.
Per capire come, basta chiedere a Stefano Brunetti, uno degli amministratori della pagina Facebook di fede rossoblù Mondo Bologna che, intervistato in esclusiva da Estense.com, oltre a spiegare il modo in cui la propria creatura si sia trasformata in luogo di ritrovo prediletto da bolognesi e ferraresi a caccia di sfottò, ha anche fornito un quadro della situazione piuttosto dettagliato sull’aria che si respira a casa Inzaghi, senza trascurare l’importanza mai scontata del derby.
Innanzitutto, che Bologna bisognerà aspettarsi domenica al Mazza?
“A Ferrara, il Bologna arriverà per vincere. Non esiste nessun altro obiettivo. La classifica parla chiaro, 13 punti sono pochissimi. La società ha fatto senza dubbio acquisti che possono aumentare il valore della squadra, come Soriano e Sansone. I due si sono già visti in Coppa Italia contro la Juventus, e probabilmente saranno entrambi in campo già domenica, anche se l’ex Sassuolo sembra leggermente più in dubbio dell’altro nuovo arrivato, che sicuramente sarà tra i titolari nel solito 3-5-2. In più, bisognerà valutare le condizioni di Santander, mentre non saranno disponibili Nagy e Dzemaili. Rimane in dubbio anche Donsah. Inzaghi sa che deve salvare la panchina. In caso di risultato negativo, con tutta probabilità farà le valigie”.
E la città, come sta vivendo questa settimana di avvicinamento al derby?
“Dopo i due derby persi lo scorso anno, c’è grandissima attesa per rifarsi. In questi anni, quella contro la Spal è tornata ad essere una delle partite più sentite. Fa piacere aver ritrovato questa rivalità, soprattutto in un momento in cui piazze storiche come Cesena e Modena sono scomparse. Credo che sia la partita più attesa in città, nonostante a Bologna ci sia sempre quel snobbismo che contraddistingue il gioco delle parti. Il bolognese di natura cerca di farsi vedere superiore, poco interessato, ma la sente eccome la rivalità. Del resto, ci sono tanti ferraresi che vengono nel capoluogo per studiare e lavorare ogni giorno, e allo stesso modo ci sono tanti rossoblù che hanno almeno un parente di là dal Reno”.
Che partita ti aspetti?
“Una partita con pochi gol, in cui a prevalere sarà la paura. Scenderanno in campo due squadre che non vincono in casa da mesi, e che fuori faticano comunque. Due squadre che non sono protagoniste del campionato, che cercheranno in primis di non prenderle. Senza tralasciare la possibilità che giochino a non farsi male a vicenda. La posta in palio è alta, sarà come una finale”.
C’è qualcosa che invidi a Ferrara, o meglio alla Spal?
“A livello culturale invidio Giorgio Bassani, che è nato a Bologna da una famiglia estense, ma è sempre stato etichettato come un personaggio ferrarese, mentre storicamente mi sarebbe piaciuto avere a Bologna una figura come quella di Lucrezia Borgia. Una personalità davvero importante, forte di un aspetto regale e sempre marcato. In campo culinario poi, mi dispiace, ma credo che quella bolognese sia una cucina senza rivali, la migliore al mondo. Tra tortellini e cappelletti non c’è nemmeno da discutere. Infine, beh, dal punto di vista sportivo non posso che fare i complimenti a Ferrara per la tifoseria spallina. Una tifoseria che, nonostante una storia recente fatta di delusioni e fallimenti, è riuscita comunque a far tornare la propria gente allo stadio. E quando si vedono persone fare il tifo per la squadra della loro città, e non per gli squadroni, fa sempre un grande piacere”.
A proposito di tifoserie. Nelle ultime settimane, la vostra pagina è diventata il teatro dei primi sfottò pre-derby ? Ma com’è nato tutto quello che leggiamo oggi?
“Mi sono sempre occupato di calcio regionale, e tre anni fa mi misi a seguire con grande attenzione la cavalcata trionfale della Spal dalla Serie B alla A, facendo addirittura il tifo. Un giorno scrissi un articolo sul ritorno dei biancazzurri in massima serie e, senza saperne il motivo, mi ritrovai un sacco di spallini che commentarono il mio pezzo. Come se non bastasse poi, il giorno della promozione a Terni, misi un video satirico in cui i ferraresi ci dedicarono a fine partita un classico ‘chi non salta bolognese è’ e da lì iniziò tutto. Tra sfottò, Giacomense e Montreal (in riferimento al presidente canadese del Bologna Joey Saputo, ndr), la settimana che anticipa il derby fa sempre spanciare dalle risate. Si leggono commenti davvero divertenti, geniali e incredibilmente fantasiosi. Molto bello affrontare la sfida così, con un pizzico di sana goliardia”.
In chiusura, un pronostico. Come finirà?
“In fin dei conti, credo sarà una partita da pari con pochi gol. Uno 0-0, o magari 1 a 1. Ma non di più”.
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