Politica
15 Gennaio 2019
La maggioranza apre a Fochi ma chiede di sacrificare la parola 'prassi': troppe difficoltà legate a costi, sicurezza e amministrazione

Aprire i cantieri di restauro? “Sì, ma che non diventi prassi”. Tra M5S e PD vince il compromesso

di Ruggero Veronese | 3 min

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È passata dopo un lungo dibattito e diversi compromessi con il Pd la mozione del consigliere comunale pentastellato Claudio Fochi, che chiedeva di aumentare le giornate di apertura al pubblico dei cantieri per il restauro dei monumenti ferraresi.

Un’idea che Fochi aveva lanciato con l’intenzione di “trasformare i cantieri in atto e previsti su emergenze architettoniche importanti nella nostra città in opportunità di fruizione turistica e culturale”, e puntando anche sulla presenza a Ferrara della Fiera del Restauro per pensare a un’offerta turistica in grado di fare di necessità virtù dopo i danni del terremoto.

Una proposta che da parte del Partito Democratico ha trovato un’accoglienza controversa: da un lato diversi consiglieri ne hanno apprezzato le intenzioni (d’altra parte anche l’amministrazione non è nuova a giorni di apertura al pubblico dei cantieri, anche se in casi eccezionali), dall’altro da parte dei consiglieri Cristofori e Vignolo e dall’assessore Modonesi sono state fatte notare le molteplici difficoltà legate ai costi, alla sicurezza e all’organizzazione che una prassi come quella proposta da Fochi comporterebbe. In particolare quando si parla di restauri, come quelli del terremoto, effettuati con fondi regionali o statali e che quindi hanno vincoli e limiti di budget che non è materialmente possibile modificare.

Ostacoli che in un qualche modo – e forse questa è la vera notizia – il consiglio comunale ha trovato modo di superare, almeno in parte, dopo una lunga discussione che ha portato il Pd a proporre un emendamento e il Movimento 5 Stelle a produrre un ulteriore sub-emendamento per trovare la giusta quadra alla proposta.

Le difficoltà maggiori erano legate alla parola “prassi” presente nella mozione originaria. Necessaria secondo Fochi, per segnare un cambiamento rispetto alle giornate di apertura straordinaria già messe in atto dall’amministrazione. Ma assolutamente inaccettabile per Modonesi e il Pd, in particolare per le questioni burocratiche e amministrative come quelle legate alla provenienza dei finanziamenti, oltre che per questioni di sicurezza dei cantieri.

Dopo alcuni botta e risposta Pd e M5S trovano un raro compromesso: dalla mozione viene rimossa la parola prassi, ma il testo che viene approvato potrà comunque giustificare un maggior numero di giornate di apertura dei cantieri rispetto al passato. “Abbiamo tolto la parola ‘prassi’ – afferma Fochi al termine del dibattito -, ma c’è comunque scritto di promuovere e implementare in modo sistematico questo tipo di iniziative, quindi sono soddisfatto di questo compromesso”. “Fochi – è la replica di Cristofori dai banchi del Pd – ha dimostrato come ascoltando e dialogando si possa produrre un testo migliore e più utile rispetto a quello di partenza”. I lettori più abituati ai dibattiti in consiglio comunale se ne saranno già resi conto: casi del genere sono davvero rari.

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