Scritta sull’autobus: “Magrebini ai forni”
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
Secondo appuntamento al Centro Teatro Universitario della retrospettiva sul Teatro dell’Argine. Venerdì 7 novembre alle 21, presso la sala teatro del Ctu la compagnia bolognese presenta "Casa del Popolo"
Dalle attività di repressione e controllo del territorio alle misure propositive come lo Sportello lavoro, il Job day e il progetto Agribus che i sindacati hanno stimato aver sottratto in 3 mesi 90mila euro agli intermediari illegali nello sfruttamento del lavoro agricolo. Sono queste alcune delle tematiche affrontate durante la riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica che si è tenuto nel Comune di Portomaggiore il 5 novembre
Dopo la denuncia di una madre, che era riuscita a raccogliere con non poca fatica le confidenze della figlia, la Procura di Ferrara ha aperto un'inchiesta a carico di un uomo ferrarese di 58 anni, oggi indagato per violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina di 11 anni
Avrebbe costretto due minorenni a spalleggiarlo in alcune rapine per saldare un debito di droga. È questa l'accusa formulata dalla Procura di Ferrara nei confronti di un 22enne italiano, per cui è stato richiesto il rinvio a giudizio per estorsione ai danni di due giovani e spaccio di sostanze stupefacenti
di Federica Pezzoli
“Mi trovavo in centro a Ferrara, ero seduta su un gradino e facevo le parole crociate. È un po’ desueto lo so, gli altri stanno su istagram, io faccio le parole crociate… Mi rilassa, che ci posso fare? Passa un signore di mezza età, uno a modo, mi guarda, si ferma, scende dalla bici e mi fa: “Signorina, lei è un maschio o una femmina?” A 31 anni ce l’avevo fatta: mi ha chiamata signorina!”
Trovare sempre il lato positivo e cercare di non preoccuparsi di rientrare in determinate etichette: una sana dose di autoironia. Ecco qual è il segreto di Gloria Giacopini, bravissima e istrionica attrice diplomata alla Paolo Grassi, tornata sabato sera 12 gennaio sulle tavole dello spazio teatrale di Ferrara Off – dopo “Sogliole a piacere” del novembre 2017 – registrando il tutto esaurito.
“Signorina, lei è un maschio o una femmina?” è, infatti, il titolo di un divertente pezzo di cabaret scritto con Giulietta Vacis e che si adatta perfettamente allo spazio di viale Alfonso I d’Este, dove le due artiste stanno svolgendo una residenza artistica. Quando hanno chiesto loro di scrivere un testo contro la violenza sulle donne, Giacopini e Vacis hanno preferito indagare sul perché parliamo di violenza di genere e non di violenza in generale: “Io fatico a scrivere partendo da un tema, parto da storie che mi riguardano, ma poi non so trarne messaggi, per questo la collaborazione con Giulietta è stata fondamentale”, ha raccontato Gloria al pubblico nel consueto incontro al termine dello spettacolo. “Ci siamo domandate cosa significhi essere e/o sentirsi una donna oggi, cosa definisce oggi una donna e per cosa si è riconosciute come tali, e siamo arrivate alla conclusione che forse ci sono troppe etichette e classificazioni dentro le quali incasellare persone e situazioni”, ha aggiunto Giulietta. “Sono una signorina a cui piacciono certe cose da maschi”, che c’è di strano?
Fra grembiuli rosa, blu e verdi, foto di classe e compagni crudeli o possessivi, suore maniache dell’ordine e madri sull’orlo di una crisi di nervi, Gloria racconta e interpreta episodi e vicende che mettono in ridicolo quelle etichette, mentre il pubblico non smette di ridere. Il tutto è intervallato dalle pubblicità televisive che hanno accompagnato chiunque sia cresciuto negli anni Novanta: soluzione registica molto intelligente per creare un effetto di straniamento e portare sotto i riflettori gli stereotipi e i condizionamenti cui tutti siamo stati sottoposti.
“Signorina lei è un maschio o una femmina?” è uno spettacolo spiritoso e intelligente, uno strumento per indagare con ironia e leggerezza la delicata tematica del percorso di costruzione della propria identità che ciascuno di noi affronta e, sembrano volerci dire Giacopini e Vacis, diventa più semplice e più divertente se lungo la strada ci si prende un po’ in giro.
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