Attualità
13 Gennaio 2019
Il nuovo corso riguarda direttamente il territorio ferrarese e il rischio idrogeologico

L’Aleotti forma i “tecnici di gestione delle acque” del domani

di Redazione | 2 min

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Promozione, tutela, ripristino e valorizzazione delle risorse idriche di superficie e del sottosuolo. Questi gli obiettivi della figura professionale del “tecnico di gestione delle acque e risanamento ambientale”, che il nuovo corso dell’istituto “G. B. Aleotti” di Ferrara si prefigge di formare.

Presentato durante una conferenza aperta al pubblico, tenutasi sabato 12 gennaio all’Imbarcadero del Castello Estense, alla quale hanno preso parte anche la classe 4^B dell’istituto e studenti delle scuole medie della città e della provincia ai quali si rivolge, l’indirizzo rappresenta una novità non solo nel panorama delle scuole superiori ferraresi ma anche a livello nazionale.

Una new entry nel programma scolastico sottolineata dal dirigente scolastico Francesco Borciani: “Facciamo parte di una rete di scuole interessate dal nuovo indirizzo (Gara, ndr) che si estende da Caltanissetta a Torino e in tre delle quali è già attivo”. All’evento hanno inoltre partecipato, tra i numerosi ospiti e autorità presenti, la presidente della Provincia di Ferrara, Barbara Paron, l’assessore comunale all’Ambiente, Caterina Ferri e il presidente del Consorzio di Bonifica, Franco Dalle Vacche.

L’indirizzo si presenta come un percorso quinquennale dell’istruzione professionale. Lo studente dovrà imparare a valutare l’ambiente e il territorio, soprattutto dal punto di vista tecnico e con l’ausilio degli strumenti informatici, a gestire e manutenere le reti idriche e le opere di bonifica e a curare l’ampliamento di iniziative di sviluppo economico.

Competenze, quindi, che interessano direttamente la realtà ferrarese, con la conseguenza che il corso è particolarmente indicato per gli studenti che desiderano, una volta diplomati, lavorare nel territorio della provincia. Oppure, poiché si consegue sempre un diploma d’istruzione secondaria di secondo grado, sarà comunque possibile iscriversi a un istituto tecnico superiore o all’università, con particolare riguardo per corsi di laurea come ingegneria ambientale, scienze geologiche, chimica e altri.

Il corso è stato, infine, direttamente promosso dal Ministero dell’Istruzione, rappresentato in conferenza da Elena Gaudio, della Direzione Generale degli ordinamenti scolastici: “L’indirizzo è stato ideato per rispondere alle esigenze delle aree interessate dal rischio idrogeologico e per promuovere una nuova occupazione più corrispondente ai bisogni del presidio del territorio sia in termini di acque sia di risanamento ambientale, temi che sono sempre più attuali e che devono essere trattati da figure professionali altamente qualificate”. Maggiori informazioni sul corso si possono trovare sul sito web dell’istituto.

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