di Martin Miraglia
Vigarano Mainrda. “Tim sta massivamente investendo risorse proprie nello sviluppo delle reti in banda ultra larga sul territorio e il livello di copertura raggiunto a giugno 2018 lo dimostra, siamo infatti passatti dal 29% del 2014 al 79.8% di giugno. In questo periodo son mutate le condizioni di contesto, ma i programmi di copertura procedono”. È con queste parole che Tim, l’ex Telecom Italia, ha risposto all’amministrazione comunale vigaranese sullo stato dell’adeguamento della propria rete alla banda ultra larga a seguito di un’interpellanza del capogruppo di Per Noi Vigarano Marcello Fortini e di una lettera scritta dal sindaco Barbara Paron alla società stessa.
Nella lettera, che riporta la data di invio del 4 gennaio, la società di comunicazioni fa quindi sapere come non solo gli investimenti in favore dell’adeguamento tecnico stiano continuando, ma anche che per alcune aree si è prossimi alla commercializzazione del servizio. “A breve avvieremo la commercializzazione del servizio in molte località, dette aree grigie e nere”.
Non tutto però è rose e fiori, nella scalata verso la fibra ottica. Se infatti per le aree grigie e nere (ovvero quelle dove è presente un solo operatore e quelle invece dove operano almeno due concorrenti rispettivamente), per le aree bianche (ovvero quelle a fallimento di mercato, dove non operano società di comunicazione e che quindi sono soggetti agli investimenti pubblici per la riduzione del digital divide) c’è un problema non ancora superato con l’autorità antitrust.
“Siamo ancora in una fase di dialogo con le autorità di settore e di pianificazione strategica ma importanti passi in avanti sono stati fatti”, scrive Tim nella sua missiva. “Nel dettaglio, nel giugno del 2017 l’autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha aperto un procedimento istruttorio volto a verificare le condotte di Tim sul mercato dei servizi di telecomunicazioni a banda larga e ultra alrga, con particolare riferimento ai piani di sviluppo della rete nelle aree bianche oggetto dei bandi BUL 1 e 2 di Infratel. A seguito di tale intervento e dei rilievi mossi dall’Agcm, Tim in via cautelativa ha deciso di sospendere il piano di sviluppo della rete nelle aree interessate dal procedimento, tra cui ricade parte del territorio del vostro Comune”.
Per queste aree, quindi, tutto rimane fermo almeno fino alla fine del procedimento istruttorio dell’antitrust che l’azienda stima “possa essere concluso nel corso del 2019”.
“A seguito della definizione del procedimento antitrust, Tim potrà riprendere lo sviluppo della rete. Per le aree bianche dobbiamo attendere gli esiti delle citate interlocuzioni e le decisioni afferenti al piano di copertura 2019”, conclude Tim.
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