Spettacoli
21 Dicembre 2018
Oggi in scena l’opera su musiche di Paolo Marzocchi e libretto di Guido Barbieri. Regia di Alessio Pizzech

La Lirica al Teatro Comunale apre con ‘Il viaggio di Roberto, un treno verso Auschwitz’

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Al Jazz Club arriva il Lorenzo Simoni Quartet

Venerdì 26 aprile alle ore 21.30 si esibirà al Jazz Club il Lorenzo Simoni Quartet con lo stesso Simoni al sax alto, Guglielmo Santimone, pianoforte, Giulio Scianatico, contrabbasso e Simone Brilli, batteria

Scanzi a Ferrara: “Naomo è leggenda”

Promette un inizio “corposo e ciccioso” su Ferrara e si dice sicuro che “ci sarà da divertirsi”. Andrea Scanzi arriva a Ferrara e porta con sé “La Sciagura”. Il 16 maggio l'irriverente penna del Fatto Quotidiano sarà al Teatro Nuovo per presentare il suo nuovo spettacolo prodotto da Loft Produzioni e tratto dall'omonimo bestseller edito da Paper First

In piazza Trento Trieste arriva il festival Spirit Of Trance

Esistono pochi linguaggi universali che abbiano lo stesso impatto della musica trance. Lo si potrà constatare grazie al one-day festival Spirit Of Trance, in programma in piazza Trento Trieste a Ferrara il 28 giugno nell'ambito del Ferrara Summer Festival

(foto di Zani-Casadio)

Attraverso l’arte, che è capace di andare oltre il tempo, la memoria diventa valore. È quello che accade ne ‘Il viaggio di Roberto, un treno verso Auschwitz’, azione scenica musicale in un atto allestita dal Teatro Alighieri di Ravenna sulla storia del deportato ravennate Roberto Bachi, morto ad Auschwitz. Questo titolo inedito apre la stagione Lirica 2018/2019, e arriva venerdì 21 dicembre sul palcoscenico del Teatro Comunale di Ferrara in una doppia recita: alle 10.30 in una matinée riservata agli studenti, come parte del cartellone di Teatro Ragazzi, e alle 20 per gli abbonati della Lirica.

L’opera è una produzione del Teatro Alighieri di Ravenna, coprodotta con il Teatro Luciano Pavarotti di Modena, il Teatro Comunale di Ferrara e la Fondazione I Teatri di Piacenza. Alle musiche di Paolo Marzocchi e al libretto di Guido Barbieri si unisce la regia di Alessio Pizzech, mentre primi protagonisti della produzione sono gli alunni della Scuola Mordani – la stessa frequentata a suo tempo da Roberto Bachi – che compongono il coro di voci bianche Libere Note diretto da Elisabetta Agostini e Catia Gori, l’Orchestra Arcangelo Corelli diretta da Jacopo Rivani, Franco Costantini e Cinzia Damassa rispettivamente nei panni di un ipotetico compagno di viaggio, Vittorio, e di Ines, la madre di Roberto.

Al dialogo fra questi si contrappone il silenzio di Roberto, rappresentato sulla scena come muto protagonista della storia (nel ruolo si alternano Emmanuel Ranieri, Emiliano Santiago Orioli, Andrea Zannini). I racconti di Vittorio, immaginati, e di Ines, basati su memorie e documenti, sono intercalati dagli interventi cantati dalle apparizioni del padre Armando (il baritono Marcello Rosiello), della maestra Maria Rosa Gambi (il mezzosoprano Anna Bessi) e di personaggi dei libri letti da Roberto che affiorano dalla sua memoria. L’opera è l’atto conclusivo di un percorso, teso a ricostruire la tragica vicenda di Roberto, che si deve all’impegno dei suoi ex compagni di classe – Danilo Naglia, Silvano Rosetti e Sergio Squarzina, in scena nella rappresentazione – e del compianto Giorgio Gaudenzi, negli anni in cui fu direttore didattico della Scuola Mordani di Ravenna.

«Il viaggio di Roberto – spiega il regista Alessio Pizzech – è un’occasione per riprendere le fila di un problema ben noto e di dare risposte al presente, alla crisi della contemporaneità. Riallacciando i nodi di una società in cui siamo sempre più incapaci di ricostruire racconti collettivi, fondamentali per il passaggio intergenerazionale, ossia per far sapere cosa lasciamo a chi viene dopo di noi».

L’opera è articolata su diversi piani narrativi che corrispondono ad altrettanto piani musicali: se il livello dei vivi (Ines e Vittorio) è dominato dalla parola recitata, il piano della visione è invece affidato alla parola cantata: la musica è costruita di “memorie musicali”, integrate a materiale creato con una sequenza di sei note ricavata traslando in suoni il numero di matricola di Roberto, 167973.

Nato a Torino nel 1929, Roberto giunge a Ravenna nel ’37 a seguito del trasferimento del padre – il generale Armando Bachi – chiamato ad assumere il comando della divisione di fanteria Rubicone di stanza in città. Frequenta la Scuola Elementare Mordani solo per un anno perché la famiglia si deve trasferire in seguito alla proclamazione delle leggi razziali del ‘39. Nell’ottobre del 1943, durante un rastrellamento tedesco presso Torrechiara (Parma), padre e figlio vengono riconosciuti come ebrei e arrestati: il padre è mandato direttamente alle camere a gas, Roberto parte alla volta del campo di lavoro di Auschwitz-Monowitz. Le ricerche condotte dalla madre svelano che Roberto è morto probabilmente di tubercolosi nel ‘44. Nel comporre il libretto, Guido Barbieri ha scelto di concentrarsi sul «buco, nero e profondo, oltre a quello che circonda la sua morte: il viaggio. Quei sei giorni, tra il 6 e il 12 dicembre, che lo hanno fatto arrampicare su per l’Europa, tra quattro pareti di legno senza finestre. La memoria di quel viaggio non ha lasciato alcun oggetto dietro di sé».

Prezzi da 8 a 19 euro. Per i giovani entro i 30 anni, sconto del 50% sul prezzo del biglietto intero. Ricordiamo inoltre le formule Lirica in famiglia (biglietto a 5 euro per ragazzi sino a 12 anni accompagnati) e Giovanissimi (9 euro dai 13 ai 20 anni compresi). Info: tel. 0532 202675 – www.teatrocomunaleferrara.it

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com