Codigoro
19 Dicembre 2018
Nervi tesi a Codigoro per i biglietti andati letteralmente a ruba. Zanardi: "Bloccati gli abbonamenti per favorire gli altri spettatori, andremo a perderci. Più di così non potevamo"

Tutti pazzi per Giacobazzi: ticket finiti in poche ore, è polemica. Il sindaco: “Fatto il possibile”

di Redazione | 4 min

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Codigoro. Se ‘Mille volti e una bugia’, lo spettacolo che Giuseppe Giacobazzi porterà in scena al teatro Arena il prossimo 13 febbraio promette di essere scoppiettante, altrettanto lo è in questi giorni l’apertura dei botteghini per piazzare i biglietti della serata, che è già sold out.

Ed è proprio il tutto esaurito che fa discutere e da lunedì mattina – primo giorno utile per acquistare i biglietti liberi dagli abbonamenti – tiene in piedi segnalazioni e polemiche di ogni sorta, amplificate da post e commenti sui social network.

Volendo ricostruire la vicenda, bisogna ricordare che la stagione teatrale del Comune di Codigoro, presentata poche settimane fa, prevede l’accesso agli spettacoli per 374 spettatori, tanti quanti sono i posti in sala.

Il ‘calendario’ delle vendite era chiaro, esplicitato sul materiale informativo della rassegna: dal 3 al 5 dicembre si potevano rinnovare gli abbonamenti sottoscritti per la stagione precedente, dall’11 al 14 di potevano sottoscrivere i nuovi. A fronte di un incredibile successo degli abbonamenti, l’amministrazione ha deciso di stopparli per lasciare 90 posti liberi per i non abbonati. Dal 17 al 20 dicembre poi, era possibile acquistare i biglietti nella veste di buoni regalo per le imminenti festività.

E proprio qui si inceppa il tutto. La soluzione pensata dal Comune per ‘mettere i biglietti sotto l’albero’ prevede la possibilità di acquistarli con un certo anticipo rispetto all’apertura ‘ordinaria’ della biglietteria per i singoli spettacoli. Nel caso di Giacobazzi, dall’8 al 12 febbraio. Peccato che i 90 biglietti disponibili fuori abbonamento siano andati letteralmente a ruba sotto forma buoni regalo, in poche ore il 17 dicembre. Nulla vietava infatti di auto-regalarsi il biglietti sotto forma di buono. A conti fatti, il prossimo 8 febbraio non ci saranno ticket disponibili in biglietteria.

Chi è rimasto a mani vuote non ha perso tempo a lamentare la situazione, anche con reclami all’Urp del Comune di Codigoro, come nel caso di una cittadina ferrarese che ha raccontato la sua versione alla stampa in queste ore, lamentando una “disorganizzazione totale”, la mancata assistenza telefonica che aveva cercato prima di mettersi in viaggio da Ferrara.

“L’impiegata comunale che si occupava della vendita ha riattaccato la cornetta più volte, mettendo poi fuori posto il telefono. Si tratta di interruzione di pubblico servizio – attacca la ferrarese -. Mi sono recata di persona a Codigoro e qui ho potuto constatare che i biglietti per Giacobazzi erano terminati ore prima. Scortesia e arroganza a livelli massimi si uniscono alla presa in giro per chi come me veniva da fuori e si avventurava in una sorta di tombola per acquistare i biglietti, perdendo mezza giornata per nulla”. C’è anche chi, più paziente, spera in un bis di Giacobazzi al Teatro Arena: un tentativo già fatto dall’amministrazione che però non ha ricevuto l’esito sperato.

Scusandosi per i disagi, è il sindaco Alice Zanardi a chiarire la faccenda. “Abbiamo fatto del nostro meglio, andando anche a perderci pur di andare incontro agli spettatori. Il boom degli abbonamenti poteva essere vantaggioso per noi – fa notare -, anche economicamente, perché avremmo riempito il teatro per tutti gli spettacoli in programma. Abbiamo invece deciso di stopparli, e probabilmente gli spettacoli senza Giacobazzi avranno posti vuoti per questo motivo”.

Sulla vendita dei buoni regalo invece “non potevamo intervenire, è un’iniziativa prevista da anni ed era stata pubblicizzata. Ci siamo attivati per portare Giacobazzi sul palco per un secondo (costoso) spettacolo fuori cartellone, ma la sua agenda è piena. Per lo spettacolo del 13 febbraio lo abbiamo ‘prenotato’ a luglio, lo avremmo voluto anche per la nostra Fiera di Santa Croce, ma lui non si esibisce nelle piazze, solo in teatro”.

“Abbiamo fatto il possibile – ribadisce Zanardi – e più di così non potevamo: non credo sia da tutti rinunciare alla sicurezza degli abbonamenti per lasciare margine a tutti gli altri. In altri teatri anche della nostra zona non succede. Mi spiace per i disagi e per il malinteso con l’impiegata che si è occupata delle vendite: se non ha risposto al telefono è perché è stata letteralmente presa d’assalto lunedì mattina, quando fuori dalle porte del municipio c’era gente in fila dalle 6.30”.

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