Amsef. “Privatizzazione sbagliata”
Intervento del Forum Ferrara Partecipata: "Una scelta sbagliata, perché la privatizzazione, come in generale tutte le privatizzazione dei servizi pubblici, danneggia lavoratori e cittadini"
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Intervento del Movimento 5 Stelle di Ferrara che evidenzia i bilanci in attivo e le spese in calo e pone l'attenzione sui lavoratori
"Per rimpinguare le casse del Comune di Ferrara cominciano a vendere i gioielli di famiglia". Alfredo Valente, ex presidente di Amsef srl e assessore nella giunta Sateriale, entra a gamba tesa nel dibattito sulla dismissione della partecipata
Un ordine del giorno per rafforzare la sicurezza nelle frazioni più colpite dai furti in abitazione. È quello presentato dal gruppo consiliare del Partito Democratico a Ferrara
Giada Zerbini, Simone Buriani e Leonardo Uba della missione Lavoro e Sviluppo della segreteria comunale del Partito Democratico di Ferrara intervengono sulla delicata questione dei dipendenti comunali
“La nascita (o rinascita) di un partito con tutti gli organi nazionali eletti è un segnale forte per la democrazia”. Sono le prime parole di Giuseppe Toscano, avvocato ferrarese e fondatore della Nuova Democrazia Cristiana, nella veste di segretario regionale della Democrazia Cristiana dell’Emilia Romagna. La nomina è avvenuta per acclamazione durante il comitato regionale tenutosi a Bologna, alla presenza dei rappresentanti delle provincie.
“Dopo la procurata crisi di “mani pulite” (crisi abbastanza strabica perché così organizzata) i partiti sono stati spazzati via per perseguire un disegno poi fallito, ma che comunque ha dissolto la democrazia: oggi abbiamo solo vuoti simulacri” commenta Toscano.
“L’individualismo, i clan, le conventicole, il sistema elettorale che ignora gli elettori, il potere diretto al popolo, il partito padronale, hanno incanalato l’attuale situazione dentro un tunnel in fondo al quale ci sono due fari di un treno che ci viene contro a tutta velocità – prosegue il neo segretario generale -. La Dc si oppone a questo e vuole capovolgere lo stato di crisi permanente; la Dc partito laico di ispirazione cristiana fa propri i valori della persona, sui quali anche laici attenti convergono, con orientamento di centro nell’attuale panorama politico”.
Sul tesseramento Toscano ha affermato con forza che “non è possibile accettare tutti senza filtro, altrimenti per converso si corre il rischio di chi fa eleggere i propri vertici anche da esterni (magari prezzolati) con le primarie”. Contro queste Toscano è stato durissimo definendole un “assurdo lesivo di ogni più elementare concezione democratica: un partito è forte e serve se ha una propria interna identità con organi che funzionano senza bisogno di ‘ascari'”. Alle primarie si può anche ricorrere per l’indicazione di chi eleggere nelle istituzioni: anche sulle cosiddette “parlamentarie” si è detto deluso perché “si parte con strumenti quasi societari prestati alla politica che così si piega come canna al vento”.
“E allora la Dc è rinata – ha concluso Toscano – e questa non è certo un’associazione d’arma: è una forza di libertà di fronte a quelli che la vogliono negare. Sta a noi rivalutare i valori nazionali ed europei (purtroppo quel pessimismo che un tempo ci faceva dire no all’Europa dei mercanti, oggi dobbiamo dire magari lo fosse oltre al resto). Rivalutare anche un confronto selettivo col mondo cattolico frastagliato come è, visto che i cattolici divisi sono del tutto ininfluenti, mentre più uniti possono concorrere a rappresentare anche quel 50% di cittadini che a marzo 2018 si sono rifiutati di votare. Se il mondo cattolico è diviso è anche nostro compito individuare un pastore arcivescovile che ci aiuti con autorevolezza a guidare il nostro popolo e con l’aiuto di Dio lo abbiamo trovato”.
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