Roberto Fiore
“Se ci fosse una responsabilità politica me la prenderei, ma non ho quella giuridica”. Cerca di salvare capra e cavoli Roberto Fiore, leader nazionale di Forza Nuova, a processo, insieme all’ex responsabile provinciale Massimo Piana, per aver diffamato la cooperativa Camelot con un comunicato stampa diffuso nell’ottobre 2015, sia su Facebook (in versione tagliata) che su alcuni quotidiani (in versione estesa e con frasi di Fiore, che ora non sembra più reperibile in rete).
Le frasi lasciavano poco all’immaginazione e parlavano di “Storia di ordinaria e inaccettabile #corruzione”, oppure di cooperativa che “ancora non ha dimostrato di essere indenne da corruzione”, mente Piana, in un testo fra virgolette, diceva che “La sezione ferrarese di Forza Nuova annuncia nuove azioni nei confronti di Camelot (parte civile nel processo, rappresentata dall’avvocato Simone Trombetti) affinché nessun soldo pubblico venga più sperperato con metodi disonesti e lesivi verso l’intera comunità ferrarese”.
Fiore (difeso dall’avvocato Stefano Fiore) oggi disconosce le parole che l’ufficio stampa del partito di estrema destra avrebbe attributo a lui – con tanto di virgolette – sostenendo di ritrovarsi nel loro contenuto ‘politico’ ma di non averle pronunciate: “Queste dichiarazioni non le ho fatte, ma le difendo politicamente”, ha detto Fiore davanti al giudice Vartan Giacomelli, “quel comunicato è riconducibile al pensiero del movimento, ma non sono dichiarazioni che ho rilasciato io”.
La tesi difensiva, in sostanza, è che la parte di Forza Nuova deputata a rilasciare i comunicati stampa del partito abbia inserito delle dichiarazioni del suo leader (e anche di Piana), che il suo leader non ha mai fatto. Le inventava dunque. Tutto nella norma, a sentire Fiore, almeno fino a poco tempo fa: “Qui c’è una disfunzione, l’ufficio stampa Nord aveva notato una situazione d’interesse su Camelot, che è uno dei nostri cavalli di battaglia, e sicuramente qualcuno che stava dietro la mail dell’ufficio nord ha mandato il comunicato, che per essere rafforzato indica il responsabile nazionale che dice questo e quest’altro. Adesso abbiamo smesso con questa pratica”.
Fiore, accennando a procedimenti giudiziari passati, ha detto di essere “estremamente rigido quando vengo accusato di dire e fare cose che non ho detto o non ho fatto”, questa volta però non ha ritenuto di dover disconoscere pubblicamente la paternità delle parole a lui attribuite – se non ora, durante l’udienza del processo -, neppure dopo aver appreso che gli erano valse una querela per diffamazione. Di più, il leader di Fn ha detto che aver appreso di quelle dichiarazioni proprio apprendendo della querela.
Chi fosse il responsabile per le comunicazioni con la stampa non si sa: il leader di Fn ha detto di non ricordare, e di non ricordare nemmeno chi è il responsabile attutale. E nemmeno Piana, ex portavoce provinciale, sa nulla di quel comunicato: “Il responsabile era l’ufficio stampa nord Italia, ma non conosco la persona fisica responsabile”. Marco Centineo, consigliere comunale di Ostellato, che passò a Forza Nuova, sentito in un’altra udienza come testimone, indicò proprio in Piana la figura responsabile per il comunicato, Piana per contro gli ha dato del bugiardo: “È una dichiarazione mendace”. Piana (che è difeso dall’avvocato Andrea Bacciga) pare non avere idea neppure di chi gestisse ai tempi la pagina Facebook né l’indirizzo email di Forza Nuova Ferrara. In ogni caso, per lui quel comunicato non fu diffamatorio: “Ci vedo un forte attacco politico, non diffamatorio”.
La difesa di Fiore ha allegato un’email che dovrebbe dimostrare come ci sia stato un comunicato originale, prodotto da Forza Nuova Ferrara, non contenente le frasi giudicate diffamatorie, “modificato e arricchito” da Forza Nuova Emilia: “Uno più condivisibile, l’altro meno, ma non conobbi né uno né l’altro”, ha detto Fiore. L’email sembra essere però di molti mesi succissiva (maggio-agosto) quell’ottobre 2015.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com