Cronaca
7 Dicembre 2018
Al setaccio 16 strutture attive a Ferrara, indagini su presunti abusi nella rendicontazione dei servizi erogati. Camelot: “Da noi massima collaborazione”

Controlli della Guardia di Finanza sulle strutture che accolgono migranti

di Redazione | 2 min

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Sono in corso dalle prime ore di questa mattina – giovedì 6 dicembre – i controlli della Guardia di Finanza nei locali di 16 strutture attive nell’accoglienza dei migranti a Ferrara. Contemporaneamente attività simili sono state condotte a Palermo, Padova e Verona.

Le perquisizioni  riguardano le imprese cooperative e Onlus che operano a Ferrara, comprese quelle che hanno costituto un’associazione temporanea d’impresa che vede come capofila la cooperativa Camelot. L’ipotesi di reato è quella di falso e truffa allo Stato nell’erogazione di fondi pubblici.

Nell’operazione sono impegnati oltre 70 finanzieri del Comando provinciale che stanno dando esecuzione a un provvedimento di perquisizione locale emesso dal sostituto procuratore Andrea Maggioni. Da controlli precedenti è emerso – secondo l’ipotesi investigativa – una mancanza di linearità nella gestione dei fondi ricevuti per la gestione dell’accoglienza dei migranti, che sarebbero stati usati anche per altro. In particolare, almeno in un caso che poi ha portato a estende il controllo, sarebbe emersa una discrepanza tra i migranti registrati e i fondo assegnati a una cooperativa. Per questo sono stati acquisiti anche i documenti degli enti pubblici.

“Le investigazioni in corso  – si legge in una nota delle Fiamme Gialle – mirano ad acquisire elementi documentali comprovanti abusi sulla rendicontazione dei servizi erogati ai migranti da parte delle strutture dell’accoglienza operanti nella provincia di Ferrara, con conseguente danno alle casse pubbliche. Il sospetto deriva da indagini già svolte nel settore, che hanno messo in evidenza la fragilità della gestione economico-finanziaria del sistema d’accoglienza affidato prevalentemente a soggetti formalmente costituitisi in cooperative onlus. Controlli e prudenza – sottolinea la Gdf – che si impongono dato che il costo per l’ospitalità nella sola Provincia di Ferrara sfiora i 20 milioni di euro l’anno”.

Camelot da parte sua riferisce che il controllo è “finalizzato a verificare i registri delle presenze dei beneficiari nelle strutture di accoglienza” e che “la cooperativa ha fornito la massima collaborazione mettendo a disposizione da subito tutta la documentazione richiesta, ritenendo corretto e doveroso che vi sia un costante monitoraggio di tutte le attività in cui vengono impiegati finanziamenti pubblici”.

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