Economia e Lavoro
4 Dicembre 2018
Il parlamentare pentastellato pubblica l'annuncio che i risparmiatori attendevano, ma non si hanno ancora conferme ufficiali

Carife, svolta per i risarcimenti. Paragone: “No all’Acf e niente scudo a Consob e Bankitalia”

di Ruggero Veronese | 2 min

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Un’immagine della videodiretta di Gianluigi Paragone

Prima della notizia, una premessa: l’annuncio del parlamentare pentastellato Gianluigi Paragone non è al momento verificabile attraverso atti formali del Parlamento. Se confermata, si tratta però di una novità che di sicuro farà felici i risparmiatori di Carife e delle altre banche ‘azzerate’ dal decreto Salva-Banche.

In una diretta Facebook Paragone afferma infatti che nella parte di manovra relativa ai risarcimenti agli ex azionisti e obbligazionisti, il governo inserirà buona parte delle modifiche richieste dalle associazioni dei risparmiatori.

In primis lo stop all’uso dell’arbitrato Consob (Acf) per stabilire se i risparmiatori hanno diritto o meno ai rimborsi: basterò inviare al Mef la propria documentazione per ricevere i risparmi perduti. Un punto questo su cui si erano concentrate numerose richieste da parte delle associazioni, che contestavano la necessità di sobbarcarsi “l’onere della prova” in seguito a crac bancari che vengono visti come un “fenomeno di sistema”, motivo per cui non devono essere i singoli risparmiatori a dimostrare di aver subito un danno ingiusto.

Paragone assicura poi che non ci sarà “nessuno scudo per Consob e Bankitalia” e che quindi “non ci sarà più nessuna possibilità di bloccare azioni risarcitorie nei confronti di Bankitalia, Consob o altri enti”. Nel precedente testo emanato dal governo, era infatti inserito un comma secondo cui con l’accettazione dei rimborsi del fondo i risparmiatori rinunciavano a qualunque altra pretesa risarcitoria legata ai propri titoli azzerati. Questo comma dovrebbe quindi essere eliminato se ciò che afferma Paragone sarà confermato.

Queste modifiche erano state auspicate anche negli ultimi giorni dalle associazioni dei Amici di Carife e Risparmiatori Azzerati Carife, ed esposte in un documento firmato anche dai rappresentanti delle associazioni degli azionisti delle banche marchigiane. Ciò che ancora manca negli annunci di Paragone riguarda l’entità dei rimborsi, che nel primo testo della manovra erano stati fissati al 30% di quanto riconosciuto dall’Acf: con la scomparsa dell’arbitrato Consob non è però chiaro se questa percentuale sarà modificata e in che misura. I sottosegretari Villarosa e Bitonci hanno parlato negli ultimi mesi di quella quota come di semplice “acconto” sulle restituzioni totali, anche se nel testo ufficiale della manovra non era stata redatta alcuna disposizione in merito ad eventuali acconti o procedure analoghe.

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