Una scuola di counseling per diventare professioni della relazione
Al centro sociale Acquedotto verrà presentato il percorso della Scuola Italiana di Counseling Motivazionale Integrato
Con sette borse di studio da mille euro ciascuna, si appresta a partire il nuovo corso triennale organizzato dalla Scuola Italiana di Counseling Motivazionale Integrato, nata nel 2008, riconosciuta ai sensi della legge da Assoccounseling e diretta da Antonio Bimbo.
Obiettivo, acquisire strumenti di auto conoscenza e gestione delle relazioni. Domani mattina (sabato), dalle 10 alle 13, al Centro di Promozione Sociale Acquedotto (Corso Isonzo 42, 42/A), sarà presentato il percorso (triennale o breve): impegno, contenuti, opportunità lavorative, strategie da attuare nella propria professione, dal medico all’avvocato. O per farne una professione, con particolare riferimento all’area dei servizi alla persona e delle organizzazioni. Come spiega Bimbo, “sarà possibile confrontarsi con i nostri docenti, i nostri allievi, consultare materiale”.
La scuola “fornisce una preparazione strutturata e aggiornata”. I numeri confermano che nel tempo vi è stata la capacità di attrarre un bisogno: 30 le persone diplomate in questi primi 10 anni; 30 anni l’età media degli iscritti; pari al 72 per cento la componente femminile e al 28 per cento quella maschile; Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Toscana, le provenienza geografiche; eclettiche quelle professionali: educatori, medici, infermieri, fisioterapisti, naturopati, impiegati. Si affacciano anche gli imprenditori che vogliono migliorare la loro capacità relazionale e comunicativa all’interno delle proprie aziende. Il 45 per cento degli iscritti vuole intraprendere la professione di counselor, il restante 55 per cento potenziare le proprie abilità.