La richiesta di ascolto del mondo del volontariato
Le 88 associazioni firmatarie dell’appello invitano la cittadinanza e le istituzioni a unirsi a questo percorso per costruire insieme una comunità più forte, solidale e partecipata
Le 88 associazioni firmatarie dell’appello invitano la cittadinanza e le istituzioni a unirsi a questo percorso per costruire insieme una comunità più forte, solidale e partecipata
Intervento di Emanuele Cavallaro, sindaco di Rubiera e coordinatore tematico politico alla promozione della legalità e lotta al gioco d’azzardo di Anci Emilia-Romagna: "Attribuire alle Regioni una quota delle entrate statali del comparto significa legittimare – almeno implicitamente – che il fenomeno sia accettabile"
Due inchieste aperte, due indagati per omicidio stradale. Arrivano le prime mosse della Procura di Ferrara nelle indagini relative all'investimento mortale di via Bologna, dove ha perso la vita il 90enne Franco Fugazza, e allo schianto di San Biagio, in cui è morto il 28enne Manuel Tugnoli
"La proroga della deroga europea che consente la pesca delle vongole Chamelea gallina a partire da 22 millimetri è un’ottima notizia per le marinerie dell’Emilia-Romagna". È quanto dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Alessio Mammi
Lo scorso 3 ottobre, all'età di 97 anni, è scomparsa Vera Vigevani Jarach, dal 2005 al 2020 ospite frequente della città di Ferrara. A ricordarla, con "grande emozione" l'associazione Oltreconfine spesso al suo fianco nei suoi momenti estensi
“Credo possa essere il candidato giusto”. La consigliera regionale Marcella Zappaterra (Pd) guarda alla fase congressuale del Partito Democratico e si augura che Marco Minniti sciolga il nodo e decida di candidarsi.
Considerazioni che Zappaterra affida alla sua pagina ufficiale Facebook colta da impulso di condividere ciò che pensa in merito al congresso e ai risultati che ne deriveranno per il partito. La consigliera è consapevole della batosta politica subita dal Pd alle elezioni e del fatto che non sia ancora riuscito a riprendersi e a individuare un leader. E spera che il congresso sia “l’occasione per definire l’orizzonte verso il quale guardare, i contenuti e le modalità con le quali esercitare la nostra azione politica nel Paese”. “Un’azione – dice – che dovrà contrastare la deriva populista in atto e che, proprio per questo, dovrà essere forte e coesa, capace di immaginare un’Italia diversa, un’Italia che non si allea con forze xenofobe e di destra, che sceglie amici diversi da Trump e Putin, che non cerca la propria identità nelle paure e nell’egoismo”.
Sui tanti candidati in campo Marcella Zappaterra sostiene di non essere preoccupata: “E’ abbastanza naturale che in una fase come questa emergano tutte le diverse sensibilità che abbiamo al nostro interno, l’importante è che il confronto sia franco e si arrivi ad una sintesi senza scissioni. Ci sarà chi vuole rimettere insieme la “ditta” e chi vuole costruire un campo più largo con molte facce nuove, chi ammicca ai 5S e chi li considera avversari da contrastare. Discuteremo. Il leader però è un tutt’uno con la proposta politica e tra i candidati manca ancora quello che mi convince di più: Marco Minniti”.
I motivi di questa sua preferenza verso Minniti è presto spiegata: “Minniti mi sembra un buon candidato perché ha mostrato di avere spessore politico e un forte senso delle istituzioni. E’ un riformista vero, non ha una visione personalistica della politica e pur essendo sulla scena da tempo si è sempre tenuto alla larga dalle correnti, anche quando pareva non se ne potesse fare a meno. Ha sempre rivendicato una propria autonomia, quando era vicino a D’Alema (nella sua fase riformista) come quando era ministro del governo Gentiloni. È stato uno dei primi a porre questioni cruciali come quella della sicurezza e lo ha fatto dimostrando che la sinistra può affrontare questo tema in modo efficace mantenendo saldi quei valori che le appartengono: umanità, solidarietà, apertura nei confronti del diverso. Insomma, in una fase cruciale come questa, una persona senza padrini, mai divisiva, con una visione più moderna della sinistra, che pensa ad una sinistra meno aristocratica e più vicina alle persone e alle loro aspettative, credo possa essere il candidato giusto”.
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