Buongiorno,
riporto di seguito il link alla nota con la quale CLARA Spa comunica che dal 2019 l’approvvigionamento dei sacchi per plastica/lattine e i rifiuti umidi sarà a totale onere e carico degli utenti privati.
In pratica CLARA ridurrà i propri costi riversandoli sugli utenti del servizio che, oltre ad aver subito – e non scelto – il passaggio alla raccolta differenziata, a pagare bollette sempre più salate da 7 anni a questa parte (nonostante le allettanti e mai mantenute promesse di risparmio riproposte ciclicamente dagli amministratori di AREA prima e di CLARA adesso), si trovano a dover farsi carico anche dell’acquisto di quei materiali di consumo necessari al gestore per espletare la propria attività di raccolta. In pratica, anche in assenza di aumenti in bolletta, pagheremo indirettamente di più il servizio.
Trovo offensivo dell’intelligenza e del buon senso comune il tono e le parole con le quali il Presidente Cavallari cerca addirittura di addossare agli utenti la responsabilità della scelta: della serie “vi siete lamentati che i sacchi erano troppi o troppo pochi e che quelli dell’umido erano di scarsa qualità (cosa peraltro vera e più volte segnalata senza successo), adesso vi arrangiate e ve li comprate voi (così NOI risparmiamo pure)”. Bella forza, a risparmiare così son capaci tutti.
Perché invece non si rivedono i criteri di attribuzione delle quantità dei sacchi? Perché non si cerca un fornitore che garantisca una qualità più alta dei prodotti?
Soprattutto, perché si continuano a confermare manager lautamente pagati che per far quadrare i conti non trovano altra soluzione che spostare sull’utente finale i costi delle inefficienze prodotte dalle aziende (PUBBLICHE) che amministrano??
E intanto la politica tace…
Ringraziando dello spazio che vorrete dedicarmi, saluto cordialmente.
Sebastiano Gualdi – Residente a Migliarino di Fiscaglia