Politica
28 Ottobre 2018
Manifestazione in piazza contro il vescovo di Ferrara: “Come può dichiarare che siccome i ferraresi sono anziani e non fanno figli, per non scomparire devono rinsanguarsi con giovani provenienti da ogni parte del mondo?”

Gli Insorgenti contestano Perego davanti al Duomo

di Redazione | 2 min

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“Dobbiamo forse vergognarci di essere ferraresi, italiani, cattolici? Come può un vescovo cattolico dichiarare che siccome i ferraresi sono anziani e non fanno figli, per non scomparire devono rinsanguarsi con giovani provenienti da ogni parte del mondo? Perché non dire qualcosa sui due aborti al giorno che avvengono a Ferrara, senza i quali probabilmente non saremmo una popolazione così anziana e in calo?”. Questi i provocatori interrogativi del gruppo Insorgenti, che domenica mattina ha organizzato un presidio in piazza, davanti al Duomo, per contestare il vescovo Gian Carlo Perego e le sue parole sulla mescolanza tra popoli recentemente rilasciate alla rivista francese ‘La Croix’.  Parole che per gli insorgenti “sarebbero state più adatte a una campagna elettorale”.

“Nell’intervista – riporta il gruppo ferrarese – Perego parla di un effetto devastante su questa ‘terra di sinistra’, rivolgendosi ad una general generica ‘destra italiana’, come se tutto fosse ricondotto ad una faziosità politica, insinuando che ci siamo lasciati sedurre dalla ‘sirena’ Matteo Salvini, come se ognuno di noi non fosse in grado di pensare con la propria testa”.

Presente alla manifestazione anche il gruppo ‘Gad Sicura’, “composto da individui di diversi orientamenti politici – afferma il portavoce Raffaele Ferretti – ma con l’unico denominatore comune di combattere il degrado. Non si parli di razzismo – previene – perché fra i primi firmatari delle nostre petizioni ci sono tutti quegli extracomunitari che hanno in città un’attività sana, si pensi all’affittacamere Elia’s, o al bar Fiorella”.

Inutile negare, secondo i manifestanti, che “il degrado sia inevitabilmente legato all’ondata migratoria incontrollata”, e che Perego “non abbia fatto altro che mortificare un’intera comunità, quella di Santa Maria In Vado, sciogliendo di fatto la congregazione Familia Christi, un esempio primo, fra l’altro, di aggregazione”.

Il completo silenzio dell’arcivescovo, poi, “sulle speculazioni finanziarie connesse a tutto ciò – proseguono gli Insorgenti – e la promozione di un meticciato, che annacqua ogni specificità dell’uomo, che rende bella la nostra diversità, e che annienta la storia millenaria della nostra società civile cristiana, ci fa pensare che il monsignore voglia candidarsi alle elezioni. Se è così – ironizzano – lo faccia: e noi, saremo lieti di non votarlo”.

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