Costa troppo, secondo Francesco Rendine, il nuovo ponte Bailey di Cocomaro di Cona, soprattuto se paragonato a un intervento simile eseguito a Baricella. E così lancia una delle sue tipiche provocazioni: far pagare la differenza a chi, secondo lui, avrebbe la responsabilità di tali costi.
Rendine afferma in un’interpellanza che il ponte Bailey di Baricella, rinnovato qualche anno fa, è costato 200mila euro, 98mila in meno di quello di via Golena a Cocomaro di Cona, nonostante avesse dimensioni maggiori. Per il consigliere di opposizione suscita perplessità il fatto che “il ponte in costruzione a Ferrara, 43 metri più corto del Bailey realizzato nel comune di Baricella (Bo) a Passo Segni sul fiume Reno tra le Provincie di Ferrara e Bologna sia lungo meno della metà rispetto agli 80 metri del ponte sul Reno e venga a costare il 49% in più dei 200 mila euro spesi dal comune di Baricella”.
Rendine osserva che “il ponte ferrarese possa aver subito un degrado addizionale a causa degli interventi sbagliati effettuati dall’amministrazione, come i dossi di rallentamento posti sul ponte e la sostituzione dell’impalcato originale in legno con quello metallico. Infatti i dossi sul ponte causavano aumento di vibrazioni sussultorie sottoponendo l’acciaio a stress per fatica non previsto in sede progettuale, così come il grigliato in acciaio che, a differenza dell’assito, trasmetteva alla struttura carichi orizzontali sulle spalle non previsti originariamente”.
Per questo chiede di sapere chi abbia autorizzato i lavori, chi siano stati i responsabili del procedimento nei vari interventi, e per quale motivo non sia stata invita anche l’azienda che ha eseguito i lavori a Baricella. Infine, la provocazione. Rendine propone che “gli almeno 98 mila euro in più pagati dal comune di Ferrara per costruire un ponte più piccolo di quello costruito il comune di Baricella vengano addebitati alle figure politiche e tecniche responsabili della gestione”.
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