Indiscusso
21 Ottobre 2018

Una SindacA

di Marzia Marchi | 2 min

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A proposito di futuro sindaco o sindaca…

Si avvicinano le elezioni ammnistrative e dopo cinque anni di destra al governo di questa città si potrebbe già dire basta. Basta perché non è migliorato nulla, neanche per chi sperava soltanto nel cambiamento dei vecchi cliché clientelari

Supponiamo che una come me – cioè diciamo pure direttamente, io – si candidasse come SindacA!!

Chi ci starebbe a Ferrara a seguire il progetto di una donna che ha avuto il coraggio di schierarsi contro la Spal per difendere la vita degli alberi?

Chi ci starebbe a mettersi a lavorare come un caterpillar per spianare quel sottobosco proliferante di funghi clientelari che ha soffocato lo sviluppo delle giovani menti ferraresi e di chi ferrarese non è ma viene pieno di speranze, a studiare nella nostra città?

Chi ci starebbe a fare un passo di lato rispetto alle proprie antipatie personali, ai pregiudizi politico-culturali per cercare una via ragionevole al benessere di questa comunità che va dividendosi in pericolosi schieramenti?

Chi ci starebbe a metterci la faccia, il corpo e pensiero e tutto il tempo che ci vuole per affermare che a Ferrara ci devono stare tutti quelli che ci vogliono stare di qualunque colore siano o qualunque lingua parlino?

Chi ci starebbe a mettere le proprie competenze , le proprie conoscenze o anche solo la propria buona volontà per recuperare le bellezze del nostro territorio sanandolo dalle terribili ferite che gli sono state inferte nel passato?

Chi ci starebbe a cominciare ad ascoltare prima di parlare, di progettare, di promettere.. per recuperare un senso di partecipazione alla vita sociale in una città dove in fondo si conoscono tutti?

Chi ci starebbe a rinunciare a interessi personali e interessi economici per un interesse generale della collettività al fine di ricostruire un tessuto sociale dove gli amici non siano solo quelli che ti offrono un vantaggio?

Chi ci starebbe , di anziano, a mettersi dalla parte dei consiglieri e chi, di giovane, a mettersi a costruire?

Chi ci starebbe a rinunciare a bandiere, identità, egoismi, vantaggi in nome di un bene comune che si chiama aria, che si chiama acqua, che si chiama suolo, che si chiama lavoro, che si chiama cultura, che si chiama salute?

Chi ci starebbe a sedersi insieme ad un tavolo per disegnare una prospettiva per la città più lunga di un mandato elettorale?

Chi ci starebbe a dire : voglio almeno provare?

Ebbene se trovassi coloro i quali si riconoscono in tutto questo, ebbene sì, io ci proverei a candicarmi sindacA!

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