Cronaca
16 Ottobre 2018
Giovanna Mazzoni dei No Salvabanche prende le parti dell'ex presidente del Cda oggi a processo: “Persona rispettabilissima. Senza il commissariamento senz'altro saremo andati avanti in modo adeguato”

Carife. “Lenzi agì a tutela dei risparmiatori, ministero e Banca d’Italia devastanti”

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Si stancano lungo il sentiero, soccorsi due escursionisti ferraresi

È quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì 2 maggio nelle vicinanze di Molveno, in provincia di Trento, dove due giovani escursionisti ferraresi di 22 e 25 anni - che erano in compagnia del loro cane - sono stati soccorsi mentre stavano camminando lungo il sentiero 612 in località Casina Crona

Paziente dimesso da Cona si schianta mentre guida un’ambulanza

Lo avevano da poco dimesso dall'ospedale di Cona, dove era stato ricoverato nelle ore precedenti, e - invece che salire sull'autobus o telefonare a un taxi che lo venisse a prendere - ha pensato bene di lasciare il Sant'Anna in maniera molto originale, mettendosi al volante di un'ambulanza

Omicidio Bergamini. Corte d’Appello deciderà su ricorso Procura

Toccherà alla Corte d'Assise di Appello del tribunale di Catanzaro decidere sul ricorso avanzato dalla Procura di Castrovillari contro la sentenza con cui la Corte d'Assise del tribunale di Cosenza aveva condannato Isabella Internò a sedici anni di carcere per l'omicidio del calciatore ferrarese Donato Denis Bergamini

(archivio)

È una difesa forse inaspettata quella che Giovanna Mazzoni, pasionaria ferrarese dei No Salvabanche, riserva a Sergio Lenzi, ex presidente del Cda di Carife, e al resto del management a processo per il crac da aumento di capitale del 2011.

“In coscienza – afferma la signora Mazzoni a margine dell’udienza di lunedì mattina – ritengo che si sia attenuto a principi di tutela dei risparmiatori, ha agito con grande energia mentre il Mef e la Banca d’Italia sono stati devastanti”. “Io un po’ mi sbilancio su Lenzi – continua la rappresentante più nota dei No Salvabanche -: è una persona che non ha mai mancato ai suoi obblighi quando era presidente, anche della Fondazione, è una persona rispettabilissima”.

L’occasione per chiederle di parlare dell’ex presidente non nasce dal nulla: durante l’udienza, infatti, Lenzi si è alzato dalla seggiola che occupava nell’aula B del tribunale per recarsi nella zona riservata agli spettatori, tra i quali c’era, appunto, la signora Mazzoni. E le ha consegnato una busta che conteneva una lettera-documento che ricostruisce la vicenda Carife.

“Lui asserisce di aver operato con grandissima energia ma con impotenza”, spiega Mazzoni parlando di Lenzi, per poi aggiungere una sua visione personale: “Senza il commissariamento, senz’altro saremo andati avanti in modo adeguato”.

Insomma, le colpe vere del crac non vanno ricercate nelle persone oggi a processo, ma nei piani altissimi, in quel ministero dell’Economia e delle Finanze e in quella Banca d’Italia che commissariò la cassa estense che “hanno sottovalutato le condizioni della città”. L’esempio viene richiamando la deposizione nell’udienza precedente di Carlo Di Salvo, uno degli ispettori di Bankitalia (nonché dell’allora dg Saccomanni), che fanno dire alla Mazzoni che i suoi funzionari “non avevano rapporti con il territorio. Agivano senza avvertire l’urgenza e la gravità, soprattutto dopo il terremoto. Questi organi di vigilanza non avevano la consapevolezza della preziosità del risparmio e dei rapporti sul territorio, andavano avanti con pochi dati”.

“Conto che la Banca d’Italia assuma il principio della dichiarazione di verità – conclude Mazzoni – e ritorni a verificare quanto il commissariamento è stato deleterio”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com