Politica
9 Ottobre 2018
Dopo le proteste di opposizioni e comuni la giunta Bonaccini ritira il divieto

Blocco auto. La Regione fa marcia indietro sugli Euro 4

di Redazione | 4 min

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La Regione Emilia-Romagna fa marcia indietro sugli Euro 4 e cede alle proteste di comuni, associazioni di categoria, opposizioni e cittadini.

La giunta Bonaccini, al termine di sette ore di confronto con i sindaci del territorio, fa dietrofront e ritira il blocco per tutti i motori diesel euro 4, con o senza filtro antiparticolato.

L’Emilia-Romagna d’altronde era stata l’unica tra le regioni aderenti al Piar 2020 (il Piano Aria Integrato Regionale) a inserire anche gli Euro 4 nel blocco anti polveri sottili.

Dalla riunione emergono altri correttivi all’accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano. Viene portato da quattro a tre giorni il limite degli sforamenti in seguito ai quali far scattare le misure di blocco del traffico di emergenza (compresi gli euro 4).

Saranno inoltre aumentate le domeniche ecologiche. La Regione si impegna poi a mettere sul piatto cinque milioni di euro dal 2019 per incentivi ai privati per cambiare l`auto, oltre all’eco bonus già previsto per i mezzi commerciali, con la richiesta al governo di stanziarne altrettanti per raddoppiare la cifra.

Mentre latitano commenti da parte della maggioranza Pd, esulta la Lega, con il capogruppo Alan Fabbri che considera il netto dietrofront come una propria vittoria: “anche se in Commissione non sono stati ammessi i nostri emendamenti, di fatto il Pd ha eseguito esattamente quello che avevamo chiesto in via istituzionale. Convincere gli amministratori non è stato facile siamo contenti che la Regione abbia deciso di fare questo passo indietro, che è un passo di buonsenso. Un successo è anche aver mosso in modo massiccio l’opinione pubblica. Abbiamo dimostrato ancora una volta che la Lega è a fianco dei cittadini e che i cittadini sono con noi”.

Per il M5S “il dietrofront della Regione è la dimostrazione dell’assoluta incapacità di Bonaccini e della sua giunta di mettere mano a un problema importante come quello dell’inquinamento. Essere ambientalisti a giorni alterni e a ridosso di tornate elettorali, varando dei provvedimenti senza una seria programmazione né tantomeno un’adeguata informazione ai cittadini, ha contribuito a creare un colossale pasticcio che rischia di avere il merito di affossare definitivamente qualsiasi tentativo di migliorare la qualità della nostra aria”.

Per questo i pentastellati Silvia Piccinini ed Andrea Bertani chiedono che il Pair torni al più presto in aula, “visto che il testo deliberato non prevede le deroghe individuate oggi”.

“Provvedimenti come quello di vietare la circolazione alle auto Euro 4 andavano preparati e calibrati già da tempo e non imposte dall’oggi al domani avendo la presunzione di pensare che i cittadini avrebbero capito e obbedito senza battere ciglia – spiegano Piccinini e Bertani –. Bisognava agire su più fronti, in primo luogo su una seria politica di incentivi per il rinnovo del parco auto piuttosto che limitarsi a prevedere 191 euro di esenzione per il pagamento del bollo di quelle ibride. In più serviva una campagna informativa ad hoc, coordinata anche con le altre regioni del bacino padano, in modo che le scelte fossero condivise e soprattutto uniformi su tutto il territorio. E invece Bonaccini si è limitato a organizzare passerelle elettorali con l’allora ministro Galletti lasciando poi che Veneto, Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna avessero un approccio completamente diverso su come affrontare l’emergenza smog”.

“Per questo – concludono i due consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle – il dietrofront di oggi non può essere che la naturale conseguenza della politica pasticciata portata avanti dal PD, un partito che pensa di risolvere il problema della qualità dell’aria costruendo quelle grandi opere (Passante di Bologna e autostrada Cispadana su tutte) che porteranno un aumento spaventoso del traffico su gomma e quindi dell’inquinamento”.

In tarda serata arriva anche il commento di Paolo Calvano, segretario e consigliere regionale Pd: “Nei giorni scorsi avevo annunciato che ci saremmo messi in ascolto delle comunità per dare risposte ai disagi dei cittadini e così abbiamo fatto, a partire dal Presidente Bonaccini. Oggi dall’incontro in Regione con i sindaci dei 30 Comuni del Piano aria integrato regionale, non c’è stato un passo indietro e nessuna intenzione di allentare la presa sulla tutela della salute e dell’ambiente ma piuttosto la volontà di mantenere gli obiettivi di riduzione dello smog e ridurre al contempo i disagi che i cambi di abitudine e di mobilità possono determinare. Per questo il superamento del blocco euro 4 viene compensato con misure più restrittive in caso di sforamenti e con più domeniche ecologiche, proprio per raggiungere comunque gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento che ci siamo dati. La transizione verso una mobilità più sostenibile viene accompagnata anche con la messa a disposizione da parte della Regione di 5 milioni di euro per la rottamazione delle auto euro4 dei privati, oltre a quelli già stanziati per cambiare i mezzi commerciali, complessivamente 9 milioni di euro. Le opposizioni oltre a criticare quanto fanno gli altri, spero si facciano sentire presso il loro Governo affinché dia supporto concretamente alle misure messe in campo dall’Emilia-Romagna, visto anche che il loro Ministro Costa dice che tutti dovrebbero fare come noi”.

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