Cronaca
4 Ottobre 2018
Il medico in balia del detenuto per mezz'ora. Liberata dalla Polizia penitenziaria

Lama alla gola, dottoressa sequestrata in carcere

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Processo stadio. La Procura impugna la sentenza

La Procura di Ferrara ha impugnato la sentenza con cui il tribunale di Ferrara - in primo grado - aveva assolto i cinque imputati finiti a processo per le presunte difformità strutturali riscontrate durante il cantiere per l'ampliamento fino a 16mila posti dello stadio Paolo Mazza, avviato a seguito della permanenza in Serie A della Spal nel campionato 2018-2019.

Pusher seriale con la droga in casa. Disposto l’obbligo di firma

Arresto convalidato e obbligo di firma per il 25enne di nazionalità nigeriana che, nella nottata tra mercoledì 14 e giovedì 15 maggio, dopo una perquisizione domiciliare dell'abitazione di Dogato in cui viveva insieme ad altri connazionali, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile della polizia di Stato per detenzione di sostanze stupefacenti

Ha spintonato l’agente dell’infermeria e ha afferrato per un braccio il medico di guardia, una donna, puntandole una lametta alla gola. La dottoressa è rimasta in balia del detenuto, un uomo di 48 anni di nazionalità italiana, per trenta minuti. Mezz’ora è durato in fatti il sequestro, avvenuto dalle 13.30 di ieri (mercoledì 3 ottobre) fino all’incirca alle 14 all’interno del carcere di Ferrara.

Le urla del medico hanno poi attirato l’attenzione del personale presente nelle vicinanze e l’intervento successivo dell’ispettore di sorveglianza, del comandante e del direttore dell’Arginone ha evitato il peggio.

A dare la notizia è Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp (l’Organizzazione sindacale autonoma di Polizia penitenziaria), che parla di “ennesima tragedia sfiorata in un carcere italiano, dove ormai i detenuti più facinorosi si sentono quasi legittimati a porre in essere tali esecrabili condotte”.

Il folle gesto sembrerebbe dettato, dalle prime informazioni fornite dalla stessa Osapp, dalla richiesta, fino ad oggi inevasa, di trasferimento.

“L’intervento della Polizia penitenziaria ha sicuramente evitato il peggio e a tutto il personale va il nostro plauso e riconoscimento – prosegue Beneduci -. Ma non basta fermarsi ad una semplice presa d’atto di una situazione che ogni giorno in molti penitenziari italiani si fa sempre più difficile ed insostenibile”.

Secondo il segretario del sindacato “è giunto il momento da parte dei vertici dell’amministrazione nominati dal nuovo governo e dal governo stesso di dare attuazione a un programma che preveda migliori condizioni operative nelle carceri e che faccia della sicurezza, compreso il ripristino delle sanzioni disciplinari, un tema all’ordine del giorno”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com