“Ferrara mia”, la carica dei 500 per la pulizia della città
Volontari in azione in 30 aree. Tagliani: "Diamo tutti una mano per migliorarla dal punto di vista estetico ed etico"
- (immagine d’archivio)
Un esercito di volontari ambientali armato di guanti, rulli e ramazze ha invaso la città estense per raccogliere i rifiuti abbandonati nelle aree verdi, riverniciare le panchine o i muri imbrattati, pulire le strade e le piste ciclabili. Sono i piccoli grandi interventi per il miglioramento dello spazio pubblico che sabato mattina hanno coinvolto quasi 500 volontari protagonisti di “Ferrara mia, insieme per la cura della città”.
L’iniziativa, in concomitanza con la campagna storica “Puliamo il mondo” di Legambiente, si è focalizzata su una trentina di aree per ridare dignità a porzioni di città che necessitavano di un po’ di amore e cura. L’appuntamento ecologico – a cui hanno risposto presente scuole, associazioni, gruppi informali e non e cittadini singoli – è partito con una breve cerimonia all’Urban Center che ha coordinato l’evento insieme a Centro Idea e Legambiente.
“Penso che il gesto di oggi, la vostra disponibilità, dia l’esempio agli altri – annuncia il sindaco Tiziano Tagliani -: se facessimo tutti qualche piccola cosa la città sarebbe splendida. Spero che Ferrara comprenda e si renda protagonista del proprio futuro: non stiamo in casa, usciamo, diamo tutti una mano perché la città si può migliorare non solo a livello di estetica ma anche di etica”.
Un appello alla cittadinanza attiva e alla passione civica ripreso dalla presidente di Legambiente “Il Raggio Verde” Arianna Forlani: “Partecipate alla vita associativa perché è importante mantenere vivo il contesto sociale, non abbandoniamolo a se stesso: ambiente, associazioni ed enti devono diventare un tutt’uno perché le risorse non sono infinite. Prendiamoci cura del nostro territorio e ci prendiamo cura di noi stessi”.
Lo ha preso in parola la carica dei quasi 500 volontari che si sono dati da fare, dalla cura di aree verdi (parchi pubblici, giardini scolastici, argini di canali), alla piantumazione di piccoli arbusti, dalla riverniciatura delle panchine alla pulizia di tre ciclabili, dalla tinteggiatura di muri imbrattati a molto altro ancora. Gli studenti sono stati direttamente coinvolti nella pulizia dei muri della loro scuola deturpati dai graffiti, mentre un sottopassaggio è stato ridipinto completamente con la collaborazione di cittadini e giovani sportivi.
All’iniziativa ambientale ha aderito anche la cooperativa sociale Camelot. A Ferrara, con un gruppo di richiedenti asilo e rifugiati accolti nelle strutture gestite dalla cooperativa, accompagnati dagli operatori sociali che lavorano con loro, ha contribuito a pulire le strade e le aree verdi di via Canapa e via Porta Catena.
A Comacchio, assieme al Circolo Legambiente Delta del Po, un altro gruppo di richiedenti asilo, rifugiati e operatori di Camelot ha partecipato alla pulizia dai rifiuti del canale Sant’Agostino Sud. Questa attività è stata anche oggetto delle dirette televisive di RaiNews24 che ha individuato questa esperienza a livello nazionale come esempio per il valore non solo ambientale, ma anche per l’integrazione.
“Per i ragazzi che ospitiamo nei nostri progetti, queste sono occasioni per contribuire alla cura dei luoghi in cui vivono e per sentirsi parte di una comunità – spiegano da Camelot -. Attività di integrazione come questa si affiancano alle altre che la nostra cooperativa svolge in favore dei ragazzi accolti, che oltre al vitto e all’alloggio prevedono assistenza sanitaria, supporto legale, istruzione e avviamento al mondo del lavoro, verso un futuro di autonomia e inclusione”.