Tresignana
24 Settembre 2018

Fusione, a Tresigallo un incontro pubblico del Comitato del No

di Redazione | 2 min

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Tresigallo. Poche settimane separano i cittadini di Tresigallo e Formignana dalla chiamata alle urne per il referendum consultivo sul progetto di fusione che coinvolgerà i due enti. In vista dell’appuntamento elettorale, il Comitato per il No promuove un incontro pubblico per venerdì 28 settembre, dalle 21, presso l’Ex Calefo di piazza del Popolo a Tresigallo.

Un appuntamento che metterà in luce riflessioni e opinioni non solo del portavoce del Comitato Vincenzo Musella, ma anche di Claudio Frati, assessore (pentastellato) al bilancio del Comune di Imola e Simone Rimondi, consigliere comunale del Comune bolognese di Valsamoggia.

Convinta la posizione del Comitato, che nell’iniziativa della fusione non vede altro che “mere motivazioni politiche distanti dal sincero interesse per il territorio. Da tempo – anticipa Musella – l’idea di ridurre il numero delle amministrazioni locali è un cavallo di battaglia dai protagonisti politici degli ultimi anni, la loro ultima occasione per mantenere nelle proprie mani la gestione della cosa pubblica”.

Opposizione dunque, ad una fusione che secondo il Comitato “cancellerà nei fatti la storia, l’identità e l’autonomia comunale con la conseguente marginalizzazione dei territori periferici, come tra l’altro già avviene nell’indifferenza delle attuali amministrazioni. Questa idea di fusione manca completamente di un progetto complessivo di fondo e basare la decisione sulla possibilità di ottenere finanziamenti nemmeno certi (la legge specifica: “fino a disponibilità di cassa”) è assolutamente sbagliato e rischioso”.

Eppure, secondo Musella, la questione economica “ha assunto un ruolo determinante nella discussione” e messo in secondo piano l’unica battaglia che dovrebbero condurre tutti i Comuni, ossia quella per l’ottenimento delle risorse necessarie a garantire i servizi essenziali.

Ripartiamo dai Comuni e non dalla loro cancellazione” è il motto del Comitato per il No: “Invitiamo i nostri politici, di qualsiasi colore, a ritrovare la strada perduta”. E riguardo al referendum del prossimo 7 ottobre, la speranza è quella di una scarsa partecipazione popolare, sicuri che quella parte di elettorato che deve dire sempre di Sì ai padroni del vapore sia maggioranza alle urne”.

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