Lettere al Direttore
22 Settembre 2018

Gdo e superfici, altro che Robin Hood

di Redazione | 4 min

Non vi erano dubbi che anche questa amministrazione, come del resto, quelle precedenti, si togliesse la soddisfazione di allargare alla GDO (Grande Distribuzione Organizzata) le superfici di vendita.
Constatiamo che non viene fatto in modo silente, o meglio, velatamente, ma in modo spudorato con l’ampliamento del 20%, tutto dedicato esclusivamente a favore della grossa distribuzione.

Constatiamo inoltre che in un momento dove la crisi regna sovrana e l’inevitabile calo dei consumi è un dato di fatto, la “genialata” più grande non è ampliare il numero degli occupati ma ampliare le superfici.
Proprio a tal riguardo, si può fare la “prova del nove”, mettendo in colonna il numero degli occupati negli ultimi 5 anni e il numero degli stessi dopo la messa in pratica di suddetta delibera, controllando se il numero delle assunzioni saranno direttamente proporzionali rispetto all’aumento delle superfici, controllando inoltre la tipologia dei contratti e soprattutto la durata degli stessi.

Ci troviamo ancora una volta al cospetto di una mala gestione da parte di questa amministrazione, tanto che il significato di questa delibera è togliere spazi e respiro ad una città che già oggi gode del primato in Europa come densità di grande distribuzione organizzata rispetto al numero di abitanti.
Ricordiamo che per noi i negozi e mercati sono le luci della nostra città e sono un deterrente a costo zero contro la delinquenza.

Il continuo e reiterato togliere alle piccole imprese per dare sempre di più alla grande distribuzione, non è un’azione degna del noto Robin Hood, al contrario, è una manovra imposta che indebolisce sempre di più le piccole imprese che oltre a fare i conti con una tassazione alle stelle dello stato, ormai insostenibile, deve fare i conti con gli amministratori che per questioni ancora in via di definizione, favoriscono ancora una volta i “potenti”.

Con questa manovra o manovrina, come qualcuno la chiama, vorremmo capire chi ci guadagna.
Certamente non le piccole imprese, neppure le piccolissime, neppure il consumatore, poiché a Ferrara è riscontrato che ha modo di scegliere a dismisura e con i dati della camera di commercio che segnalano come il comparto commerciale sia in profonda crisi sul territorio, soffrendo di un continuo costante e inesorabile aumento delle chiusure di negozi che ormai arrivano a colpire anche la media distribuzione. Il commercio soffre di una dovrà presenza di offerta e si decide di aumentarla ancora a vantaggio di pochi.

Una piccola finestra sul commercio fuori porta, negli Stati Uniti stanno demolendo a colpi di gru, tutto quello che stiamo costruendo con superficialità e senza rispetto per l’ambiente.
Noi crediamo che queste questioni lascino riflettere non poco.
Dati alla mano, solo nel nostro comune abbiamo 55.000 metri quadri dedicati alla grande distribuzione, infatti i dati statistici confermano che Ferrara è la città che ospita il maggior numero di centri commerciali di medie e grandi dimensioni d’Italia.

Questa delibera, se dovesse essere approvata, porterebbe effettivamente ad un ulteriore aumento di metratura dedicato esclusivamente ai “grandi”, con la possibilità concreta che chiunque con superficie media, possa di fatto chiedere l’ampliamento a 2.500 mt, per poter successivamente usufruire di questa “UNA TANTUM” per potersi ingrandire in modo esponenziale toccando i 3.000 mt, passando di fatto da struttura “media” a struttura “grande di livello inferiore”.

Un passo che non ha senso, un passo che al momento neppure la grossa distribuzione non è in grado di ottemperare visto e considerato che i consumi sono calati in modo vertiginoso.
Se le stesse agevolazioni che si “regalano” ai colossi fossero date alla piccola impresa in modo da potersi difendere dalla crisi, in modo da potersi rinnovare, magari creando aree più appetibili, non ci troveremmo probabilmente di fronte ad una grande distribuzione che a macchie di leopardo ha invaso tutto il nostro comune.

Purtroppo, squadernando altri dati, riscontriamo che la disoccupazione nel nostro territorio ha dati allarmanti, tanto che siamo i primi in regione come grande distribuzione e siamo gli ultimi come occupazione.
Considerato questo, la grande distribuzione non porta questa grande occupazione come vuole farci credere ancora una volta questa amministrazione, tanto più che il mondo del centrosinistra per la politica che ha portato avanti in tal senso e per le scelte che hanno portato alla distruzione del commercio, è arrivata al capolinea.

Noi di Laboratorio civico, siamo dalla parte di chi ha insegnato nel tempo che il lavoro aiuta a crescere.
Non denota senza alcun dubbio una crescita la linea di questa amministrazione che promuovendo queste delibere scellerate, da la possibilità di crescita a dismisura a complessi commerciali sempre più grandi di insediarsi nel nostro territorio senza contare che una volta svuotati, svuotano inevitabilmente la città e favorendo la migrazione della ricchezza fuori dal territorio.

Laboratorio Civico Ferrara

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