di Lucia Bianchini

“Questa è per me un’opera prima, che esce oggi per la prima volta, quindi voi siete il mio primo pubblico, e sono felice di festeggiare questo traguardo nella città che mi ha accolto da subito”. Con queste parole la regista Letizia Lamartire ha accolto al cinema Apollo il pubblico che ha assistito, giovedì 20 settembre, alla prima ferrarese di “Saremo giovani e bellissimi”, prodotto da Csc Production e Rai Cinema, in parte girato tra Ferrara e Comacchio.

Prima di questo film è stato proiettato “Fino alla fine”, cortometraggio di Giovanni Dota, allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia, incentrato su una banda di camorristi che inaspettatamente scopre che uno dei membri è torinese: come reagirà il boss?

“Saremo giovani e bellissimi” è la storia di Isabella (Barbora Bobulova), cantante famosa vent’anni prima, la cui carriera si è però bloccata a causa della nascita del figlio Bruno, con cui ha un rapporto ‘morboso’. Il loro equilibrio si rompe quando Bruno conosce Arianna e la sua band e inizia a trovare la sua strada, lontano da Isabella.

Alla fine del film un lungo applauso ha accolto l’entrata in sala degli ospiti della serata: Letizia Lamartire, Barbora Bobulova, la protagonista ed Elio Cecchin, che si è occupato della produzione del film.

“Abbiamo creduto molto in questo film – ha sottolineato Cecchin – che è stato l’unico film italiano in concorso alla Sic-Settimana Internazionale della Critica del festival del cinema di Venezia e ha vinto il premio alla miglior colonna sonora. Ferrara è stata da subito la location ideale”.

Amore a prima vista con la nostra città, di cui sono scelti “dopo un sopralluogo in bicicletta e un piatto di passatelli in brodo” – come racconta la regista – luoghi suggestivi come Castello Estense, le Mura, via delle Volte, corso Ercole I d’Este, la scalinata di piazzale Medaglie d’Oro, lo storico locale ‘Da Giori’ e i Trepponti di Comacchio.

“Il supporto è stato di tutta la città, e questo ci fa molto piacere – ha affermato Massimo Maisto, vicesindaco e assessore alla cultura -: vorremmo che Ferrara tornasse a essere una città di produzioni televisive e cinematografiche, sia per l’impatto economico sia perché crediamo che città d’arte e di cultura significhi non solo città di fruizione, ma anche di produzione e formazione”.