Eventi e cultura
20 Settembre 2018
Nel retro dell'Ariostea c'era il 'bordello più qualificato'. E ora la biblioteca ospita la presentazione del romanzo di Balboni

Ferrara ai tempi delle case di piacere in un libro

di Redazione | 2 min

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Sessant’anni fa, il 20 settembre 1958, entrava in vigore la legge Merlin (“Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui”). In quel momento in Italia erano attive 707 case di tolleranza, circa 100 di prima classe, 200 di seconda, 400 più economiche. Vi lavoravano, vendendo la propria carne a gettone, poco meno di tremila “signorine”.

A Ferrara le case di piacere (o casini o bordelli o lupanari, quanti sinonimi) erano una decina, perlopiù collocate nelle vie Quaglia (ora via Concia), via Colomba, via Volte, mentre le più “qualificate” erano in zona via Scienze – retro biblioteca Ariostea: è qui al bordello di via Buomporto che Bassani colloca le scappatelle dei suoi personaggi.

È qui che è ambientato “A mezza luce – Ferrara, 1958” – Edizioni La Carmelina 2018. Il romanzo di Michele Balboni ci racconta cosa avveniva e come si viveva in quel periodo e in quei luoghi. Il contesto è lo Chez Madame, una casa di lusso dove la tenutaria aveva molto rispetto per le sue lavoranti, non in tutte le case, anzi forse quasi in nessuna era così.

Ma, si sa, la scrittura rende reale il possibile. Le ragazze (“chicas” o pipistrelle le chiama la maitresse) sono belle e profumate, ciascuna con i propri segreti e sogni, i clienti danarosi sono di tutti i tipi: alcuni simpatici, altri maldestri, raramente volgari, c’è anche chi si innamora e non manca un vero assassino, preso da un reale fatto di cronaca.

Il tema della possibile riapertura delle case di tolleranza ogni tanto riaffiora nel dibattito politico. Nel libro le posizioni di allora – pro o contro la legge – sono ben descritte e i personaggi le fanno proprie. Non emerge tuttavia nessun giudizio, se non la necessità del rispetto delle scelte personali, laddove siano prese in piena libertà.

Il bordello, lo si chiami come si vuole, era un punto speciale per capire la società del periodo e la nostra stessa città: Ferrara che cresceva in quegli anni, la Spal in serie A, l’inaugurazione del grattacielo, “Lascia o Raddoppia ?” in tv, Modugno che vince il festival di Sanremo con “Volare”: tutto questo ed altro, sempre però “A Mezza Luce”, perché “la carne non si commercia al sole”.

Il libro è in uscita a fine mese nelle principali librerie di Ferrara e sarà presentato venerdì 26 ottobre alle ore 17 alla biblioteca Ariostea.

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