Lettere al Direttore
20 Settembre 2018

Calotte e peggioramento servizi

di Redazione | 3 min
Egregio signor direttore, ho scoperto, mio malgrado, che dall’introduzione delle famose calotte sono cambiati, in peggio, diversi altri servizi.
Tra i servizi che sono cambiati, stranamente, ho visto drasticamente calare il numero di recuperi per la plastica durante l’estate.
Dico stranamente appunto poiché antecedentemente, con la mancanza delle calotte, si passava due volte alla settimana durante il periodo estivo poiché, giustamente, si ipotizzava un consumo di bevande superiore rispetto al periodo invernale, e pertanto veniva colmato tale aumento con un passaggio di  raccolta in più.
Mi chiedo, se è stato tanto decantato ai 4 venti un incremento della raccolta differenziata, ben oltre al 70% rispetto agli anni precedenti dall’introduzione delle calotte , è altrettanto logico pensare che ci sia un aumento proporzionale alla suddivisione di carta e plastica, pertanto, non solo non si sono aumentati i giorni di raccolta per far frante a questo ipotetico aumento di differenziata, nemmeno mantenuti i vecchi mah, stranamente, sono diminuiti.
Me lo spieghi per cortesia, forse non vedo o conosco qualcosa che  rende il fatto spiegabile.
Altra cosa, che trovo inspiegabile, è il fatto che è sparito da due anni anche il servizio di distribuzione dei sacchetti dedicati alla differenziata.
Io, come tante altre persone, parto al mattino alle 5 e 45 minuti per recarmi nei vari posti dove lavoro e torno alla sera verso le 20.00, ho chiesto lumi ad Hera, molto seccamente, mi è stato detto che  il servizio è passato, da circa un anno,  TCP Tariffa Corrispettivo Puntuale e  mi è stato detto di passare ad un punto di distribuzione, negli orari prestabiliti, per ritirare tali sacchetti. IO personalmente con gli orari  che ho e lavoro pure il sabato e spesso la domenica, non riesco ad andare   nei loro uffici solo perché Hera ha pensato di toglierci anche questo servizio. I sacchetti sono loro, sono stati imposti da loro, il servizio è pagato a loro e oltre all’incombenza di star li a dividere il tutto per LORO ,carta, plastica, umido ecc, devo pure andarmi a prendere i LORO sacchetti? Quindi chi mi paga una giornata persa per questa aggiuntiva INCOMBENZA?
Si perché io, come tanti altri cittadini, lavoro fuori Ferrara e per prendere un paio di ore per il ritiro devo perdere pure tutta la giornata.
Non ho nessuno a cui affidare questa incombenza, almeno un tempo,  la mia anziana (87 anni) vicina di casa,  apriva la porta per accogliere l’addetto alla distribuzione dei sacchetti.
Ma ora hanno messo in difficoltà anche la mia vicina che  essendo anziana e non avendo figli e parenti vicini non sa come fare a risolvere un problema che sinceramente HERA ci poteva  risparmiare.
Credo che in questa situazione ci sono molti altri cittadini.
Altra stranezza è quella che una lettera alquanto minacciosa mi chiedeva di usare la carta smeraldo! Ma come? se io non uso la carta smeraldo è forse perché ho fatto una differenziata puntuale e precisa e non ho materiale  da mettere  come quello espresso nell’elenco da HERA . Tra l’altro essendo fuori tutto il giorno me lo dovrei inventare le aperture visto che il mio sacchetto risulterebbe vuoto.
Una contradizione dietro l’altra e poi ci si meraviglia che qualcuno abbandoni i rifiuti in luoghi non indicati.
Il nostro ben amato sindaco & giunta compresa che hanno voluto e favorito questo percorso vuol e vogliono  provare a migliorare le deficienze organizzative da loro stessi create?
Nella foto il mio ultimo sacchetto per la plastica…per la carta ormai estinto.

Paolo Cotta

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