Un’ulteriore tappa del gruppo civico “Ferrara Viva”, che raccoglie le difficoltà dei residenti delle frazioni della città, ha toccato l’abitato di Cona. L’incontro ha avuto luogo presso il locale circolo Arci, i cui spazi sono stati messi a disposizione dal presidente Luciano Zappaterra.
“La frazione di Cona– commenta Federico Messina, uno dei promotori di Ferrara Viva – è caratterizzata da una significativa presenza di verde pubblico: basti pensare ai platani ai lati delle strade che la attraversano ed ai numerosi parchi. Le lamentele dei cittadini hanno quindi insistito sulla mancanza di interventi di sfalcio, potatura e manutenzione: i platani di Via Comacchio hanno raggiunto dimensioni ragguardevoli e impensieriscono le abitazioni adiacenti, su Via Portomaggiore la crescita di rami a basse altezze ostacola la visibilità stradale, potature sono necessarie inoltre in Via Galli e Via Tirgaboli.
Per quanto riguarda i parchetti pubblici ci sono state segnalate situazioni critiche negli spazi di Via Sisti e Via dell’Alloro, oltre agli alberi davanti alla scuola che rappresentano un pericolo per gli alunni. Anche il completamente dell’illuminazione nei tratti ancora mancanti di Via Portomaggiore e Via Comacchio viene descritto come prioritario ed appare infine necessaria la riapertura al traffico del ponte di Cocomaro di Cona, la cui interruzione, che dura da molti mesi, ha comportato un maggior transito di veicoli su Via Trigaboli.
“I cittadini intervenuti – prosegue il collega Michele Franchi –lamentano il mancato potenziamento delle infrastrutture che avrebbe dovuto accompagnare la crescita del piccolo centro dopo la costruzione dell’ospedale. Cona ad esempio non ha una rete fognaria e la gran parte delle abitazioni scarica nel canale diversivo del Po di Volano, che scorre dietro alle case, che diviene così a detta dei presenti una sorta di “fogna a cielo aperto”, emanando cattivi odori e venendo spesso intasato da ramaglie che nessuno rimuove. Mancano inoltre marciapiedi e piste ciclabili: in particolare la realizzazione del tratto Ferrara-Aguscello-Cona appare centrale nel migliorare la qualità della vita dei residenti. Altro tema affrontato è la presenza di numerosi profughi in alcune abitazioni nel centro del paese: nell’ambito di una convivenza tendenzialmente pacifica, i cittadini sottolineano la necessità che i richiedenti asilo vengano seguiti in modo più assiduo dalle cooperative che li gestiscono in modo da insegnare loro a non abbandonare i rifiuti e a non parlare al telefono in strada durante la notte. Abbiamo trovato tuttavia a Cona una concentrazione di profughi nettamente maggiore rispetto a quella delle altre frazioni.
“L’impressione generale –conclude Messina- è quella di una realtà che da troppo tempo manca di interventi strutturali: illuminazione, ciclabili, potature, fognature, sembra tutto si sia fermato agli anni 90. Il traffico e gli abitanti sono cresciuti, anche grazie al vicino ospedale: occorre quindi pensare a Cona come una frazione sulla quale investire in modo significativo nel prossimo futuro”.
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