Nell’ultimo Consiglio Comunale alla mozione da me presentata affinché si venisse a conoscenza dello stato di sicurezza del ponte di Polesella:
1) se nel caso il Comune di Ro per le proprie competenze avesse effettuato i controlli dovuti
2)soprattutto per le competenze di altri Enti sulla sicurezza del ponte si facesse carico da ora e per il futuro di informarsi se questi controlli fossero stati effettuati
Il Sindaco mi ha risposto che per verificare se i controlli erano stati fatti occorreva denaro e quindi poiché io non avevo quantificato il denaro occorrente non era possibile stabilire lo stato di sicurezza.
Risposta quanto mai impropria, inadatta, e soprattutto fuori dalla normale e realistica visione del problema.
Fortunatamente il Responsabile del Servizio tecnico oltre ad aver risposto in merito alla “struttura” del ponte, ha chiarito semplicemente che informarsi presso l’amministrazione Provinciale, Ente con un’ampia competenza sulla stabilità e sicurezza del ponte, non costava nulla!
A Voi le considerazioni della risposta del Sindaco di Ro!
Sempre nell’ultimo Consiglio in riferimento alla risposta su altra mia mozione riguardante i “Rimborsi gonfiati degli Amministratori, pagano i dipendenti “con la quale io chiedevo:
Che si facesse luce sulla questione perché questa situazione non è certo positiva per la credibilità di chi amministra.
La risposta del Sindaco è stata una lunga lettura della “condanna” dei dipendenti che, pur non intascandosi una lira, avevano conteggiato come rimborsi agli Amministratori, (indovinate quali Amministratori!), gli scontrini delle spese che gli stessi Amministratori avevano consegnato per il conteggio.
Ora quei dipendenti dovrebbero restituire il danno monetario causato (denaro da loro non incassato)
Alla mia domanda provocatoria allora: “saranno gli stessi Amministratori che hanno fornito gli scontrini di spesa per il rimborso a dare il denaro ai dipendenti?
Risposta: “ma i dipendenti hanno l’assicurazione!”
Quindi nessun considerazione di etica morale, né tantomeno scuse per l’accaduto
A Voi le considerazioni!
Alla mia interpellanza poi sulla fusione di Ro con Berra e precisamente riporto quanto scritto” Se vince il No il Sindaco di Ro Giannini Antonio rispetterà la volontà espressa?”. Risposta: “la scelta sarà fatta attraverso lo strumento democratico del Referendum”
Quindi Giannini NON HA RISPOSTO! Anche se la domanda era molto semplice, probabilmente non conosce la legge Regionale 24/96 articolo 12 comma 9/quinter (che dice molto semplicemente (in sintesi) che se vince il No l’Amministrazione di Ro ha 60 giorni per indire un Consiglio e dare corso al voto dei cittadini cioè NON FARE LA FUSIONE!
Se il Consiglio di Ro tace, (come probabilmente era nelle intenzioni addossando così la colpa della doverosa fusione magari all’imposizione della Regione, imposizione che proprio non esiste), vale il silenzio assenso” la Vostra, la nostra volontà nel votare NO va calpestata. A circa grosso modo 20 giorni dal Referendum Giannini non ha ancora risposto!
Vi dice qualcosa questo comportamento? A Voi per riflettere! Concedetemi un pensiero” Quei denari che la Regione dovrebbe dare e che comunque non vanno a scadenza, quanto attirano gli Amministratori che hanno gestito questo territorio da oltre 50 anni!”
Maria Cristina Felisati, capogruppo lista Basta Sprechi di Ro