Spal
17 Settembre 2018
Il debutto del rinnovato impianto coinciderà quasi con l’anniversario della propria costruzione

Novant’anni in splendida forma per lo stadio ‘Paolo Mazza’

di Redazione | 3 min

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di Andrea Mainardi

Se si vuole sopravvivere nel calcio moderno ad alti livelli, piaccia o meno, non si può prescindere da importanti investimenti nelle strutture unite ad una oculata gestione del bilancio societario. E soprattutto dal primo punto di vista, la Spal anno dopo anno sta raggiungendo obiettivi impensabili rendendo sia il centro G.B. Fabbri di via Copparo che lo stadio ‘Paolo Mazza’ due fiori all’occhiello per il calcio italiano.

Lunedì contro l’Atalanta i tifosi biancoazzurri potranno vedere e toccare con mano quanto fatto in questi mesi nell’impianto di corso Piave portato ad una capienza di 16.000 posti tutti al coperto. Gli ingenti investimenti della famiglia Colombarini e del Comune di Ferrara hanno infatti reso una struttura fatiscente fino a pochi anni fa, un impianto moderno il quale conserva allo stesso tempo tutto il fascino dei novant’anni che andrà a ‘compiere’ proprio il 20 settembre prossimo. Chissà cosa ne penserebbe l’ingegner Carlo Savonuzzi che lo progettò originariamente come un impianto polisportivo da 4000 posti con tanto di velodromo e pista d’atletica. Dopo la seconda guerra mondiale l’allora ‘Stadio Littorio’ venne completamente ristrutturato smantellando la precedente struttura per fare posto ad una nuova da 25.000 posti inaugurata il 23 settembre 1951.

Nei decenni che seguirono, le varie ristrutturazioni dei settori mantennero quasi inalterato il numero di posti a sedere fino agli ‘anni bui’. Nel 2005 dopo la presidenza Di Nardo la curva est fu smantellata e la capacità ridotta a 7500 unità visti gli elevati costi di gestione per la manutenzione della struttura. Il ‘rinascimento’ avvenne poi sotto l’egida della famiglia Colombarini: la promozione in serie B permise di effettuare i primi interventi di ampliamento, che aumentarono poi in maniera esponenziale con l’arrivo della massima categoria. Infatti venne riaperta la gradinata portando la capienza a 13.135 posti, mentre le opere di quest’estate hanno definitivamente riportato in auge l’intero impianto portandolo al numero di sedute minimo richiesto dalla Lega di serie A.

Chi verrà ricordato tra i fautori di questa grandissima trasformazioni, sarà anche il presidente della Spal Walter Mattioli: “Il nuovo stadio? Sono emozionato, orgoglioso e felice. È incredibile quello che siamo riusciti a fare. Una delle intuizioni vincenti è stata quella di coinvolgere i nostri sponsor e siamo stati bravi a trovare 30-40 aziende che hanno lavorato senza sosta come se lo stadio fosse loro. Abbiamo costruito uno stadio all’avanguardia e aggiunto un gioiello a una città deliziosa come Ferrara”.

Uno stadio all’inglese, senza barriere e vicinissimo al terreno di gioco tornato a splendere grazie anche alla grandissima sinergia tra la società biancoazzurra ed il Comune di Ferrara: “Si è trattata di una scommessa tutt’altro che scontata – ha commentato il Sindaco Tiziano Tagliani – ma l’organizzazione tra le aziende ha prodotto quasi un miracolo dal punto di vista tecnico ed imprenditoriale. Abbiamo uno stadio che risponde a tutte le caratteristiche di sicurezza, oltre che essere più bello di prima. Uno stadio nuovo avrebbe richiesto una spesa tre volte superiore e la creazione di tutta una serie di attività commerciali di contorno che avrebbe creato il rischio di una cattedrale nel deserto. La città ama questo ‘Mazza’ che ha riqualificato anche un pezzo di città, ci aspettiamo un quartiere Giardino sempre in condizioni migliori”.

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