Lettere al Direttore
13 Settembre 2018

‘Il nido chiamato casa’: l’inno all’integrazione di Filipescu che ha vinto il concorso Acer

di Redazione | 2 min

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Col permesso dell’autore, vi proponiamo questa bella e simpatica poesia che si è aggiudicata il primo premio del concorso artistico di Acer.


Dopo anni ad aspettare
Moduli da compilare…
Quando perdi ogni speranza,
Arriva un’ordinanza!
Ci vediamo assegnare
La casetta popolare!
Il palazzo è un po’ triste…
Il colore non esiste!
Poi così all’improvviso,
C’è qualcuno che ha deciso,
Esprimendo la sua arte
Di dipingerne una parte!
Superato il primo blocco,
L’ansia per il trasloco,
Lo abbiamo arredato…
Il nido che ci hanno dato.
Ora è bello e accogliente,
Non ci manca dentro niente.
Ve lo dico con orgoglio,
Siamo in via Bentivoglio!
Ve lo dico con certezza,
Che la nostra giovinezza,
Porta un’aria di freschezza!
E vogliamo ringraziare
L’ente case popolare!

Per la festa del quartiere,
E con immenso piacere,
Che vi voglio presentare
Una famiglia un po’ speciale!
Abbiamo un viso famigliare,
Chi ci ha visto sul gornale,
Chi nel palio a sfilare
Nella gran Corte Ducale!
Le radici son lontane…
Ma pur sempre un po’ romane.
Un bel popolo latino,
Molto amante del grappino!
Filipescu ci chiamiamo
Son decenni che mangiamo
Cappellacci e parmigiano…
La famiglia è numerosa,
oltre me a la mia sposa,
Ci sono due gemelline
Che son molto birichine!
Noi amiamo gli animali
Sono esseri speciali!
C’è Lulù la cagnolina,
Schilla, la dolce gattina
Anche Max il coniglietto…
Che non è proprio un nanetto!
Sul balcone gli uccellini
E in acquario i pesciolini!

Se il nuovo centro-destra
Non rifiuta la richiesta,

ed il sindaco Tagliani
Vorrà farci italiani,
Io vi invito a brindare!
Insieme a festeggiare,
in piazza municipale!
Oltre a tutti i miei vicini,
Io invito anche Salvini!
Ce dica in televisione
Questa è l’integrazione!

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