Economia e Lavoro
12 Settembre 2018
Taglio del nastro per Gp27, costato 250 milioni, che impiegherà 100 persone. Tagliani: "Orgoglio per la città"

Versalis inaugura il nuovo impianto al petrolchimico: “Con Ferrara legame forte”

di Redazione | 4 min

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Si sono conclusi oggi, con l’inaugurazione e il taglio del nastro del nuovo impianto per la produzione di elastomeri di Versalis all’interno del polo petrolchimico di Ferrara, gli sforzi di circa 550 lavoratori che per due anni hanno costruito la nuova piattaforma per la quale sono stati investiti circa 250 milioni di euro e che ora prevede, con l’assunzione di quasi un centinaio di persone tra produzione e servizi di terzi, di aumentare la produzione di gomma di 50mila tonnellate l’anno.

Sono questi infatti i punti salienti del nuovo impianto — si chiama Gp27, si affianca al precedente Gp26 — presentato prima dell’inaugurazione e realizzato con l’obiettivo di espandere il portafoglio produttivo di Versalis, sia in termini di prodotti — qui verrà prodotto il Dutral, nome commerciale di un polimero richiesto in larga parte dall’industria automotive — che di output, con la produzione di elastomeri che passerà, secondo le stime, dalle attuali 100mila tonnellate l’anno a 150mila lasciando invariata la produzione di polietilene che viaggia attorno alle 115mila tonnellate annuali.

“Questo è un momento unico per lo stabilimento e il luogo che lo ospita, devo manifestare apprezzamento ai dirigenti e ai funzionari che ci hanno accompagnato in questo percorso. Il legame con Ferrara è forte, fu qui che 60 anni fa venne prodotta la gomma su scala industriale“, gongola per primo il direttore dello stabilimento estense di Versalis, Andrea Fedele, che fa sua anche la comunicazione istituzionale dell’azienda del gruppo Eni che parla di “consolidamento sul territorio grazie alla sinergia con le istituzioni locali” e della città come “centrale nel sistema produttivo di Versalis ospitando oltre alle produzioni di elastomeri anche quelle di polietilene e un importante centro ricerche”.

Non è l’unico, soprattutto in un giorno come questo, a sorridere. Di “chimica Eni che è tornata dopo essere stata per molto tempo solo un segno meno nel bilancio del gruppo” parla la presidentessa di Versalis, Erika Mandraffino, mentre per l’amministratore delegato Daniele Ferrari è “bello vedere inaugurato un impianto come questo in Italia con uno degli investimenti più rilevanti per il gruppo. A Ferrara abbiamo mantenuto e accresciuto le competenze”, dice, poi ricorda come l’azienda sia guidata “da megatrend, e per questo il nostro portafoglio va sempre migliorato”.

Tocca anche uno sguardo al passato, abbastanza burrascoso, del settore chimico di Eni: “In cinque anni siamo passati da un rosso di 481 milioni, lo scorso anno abbiamo segnato un record [con un risultato operativo positivo di 460 milioni, ndr]. In questi cinque anni abbiamo generato un miliardo senza mai perdere di vista la sicurezza, dandoci target più restrittivi di quanto ci chieda la normativa e abbracciando l’economia circolare, e questo impianto ne è un esempio essendo costruito su linee esistenti, ed essendo all’avanguardia per quanto riguarda l’ambiente“.

Il nuovo impianto, secondo la relazione del direttore industriale di Versalis Giovanni Saporito, impiegherà oltre 40 persone per le risorse dirette, altri 50 per le attività affidate a terzi e accrescerà di quasi un terzo l’attività di logistica, con un minimo impatto acustico, minima produzione di rifiuti — monomeri e altri scarti verranno recuperati — e zero incremento delle emissioni. Il tutto con l’intenzione di portare ancora più sulla ribalta globale Versalis che “già oggi è il quarto produttore di elastomeri al mondo e il secondo europeo”, come ricorda il direttore della business unit elastomeri Marco Chiappini.

A essere concordi sull’importanza dell’impianto sono poi anche gli amministratori pubblici: quello di Versalis per il vicepresidente di Unindustria Emila Riccardo Maiarelli “è un gioiello di Ferrara per quanto riguarda l’area vasta nella quale operiamo insieme a Modena e Bologna”. Per il sindaco Tiziano Tagliani invece, che ricorda anche il compromesso negli anni venti con il quale si arrivò alla fine alla costruzione del polo dopo una mediazione tra podestà fascisti e proprietari terrieri non allineati che portò a un aumento dei prezzi dei terreni stessi su cui sorge oggi l’impianto, “è una grande soddisfazione, per me e per la città. Qui Versalis ha trovato una volontà collaborativa forte, in un Paese nel quale le imprese trovano difficoltà e ostacoli che se non vengono affrontati diventano insuperabili. Ma la città e le imprese continuano a investire in questo territorio perché c’è voglia di collaborare“.

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