Era diretto a Bari per essere espulso, e a Bari è finito nonostante abbia tentato in ogni modo – usando violenza su se stesso e su un agente di polizia – di evitare il ritorno nel suo Paese d’origine.
È stato più che problematico l’accompagnamento di un 38enne nigeriano, scarcerato dalla Casa circondariale di Ferrara nel pomeriggio di venerdì 7 settembre per essere portato a Bologna, da dove si sarebbe imbarcato in un volo diretto a Bari, destinazione Centro di permanenza per il rimpatrio.
Durante il servizio di scorta da Ferrara a Bologna, a bordo di una vettura di servizio, precisamente all’altezza del casello autostradale di Ferrara Sud, il 38enne ha iniziato a stringersi il collo, dapprima con le mani, poi con la cintura di sicurezza. Immediatamente fermata l’autovettura, nonostante le circostanze pericolose legate alla circolazione stradale molto intensa per la chiusura in quel frangente del tratto autostradale, nonché al violento nubifragio in atto, il personale di polizia è intervenuto per contrastare la sua azione autolesionista. Una volta bloccato al sedile dell’auto è stato richiesto sul posto l’ausilio di personale sanitario del 118 e di una ulteriore Volante. Sull’ambulanza, oltre allo straniero, per motivi di sicurezza è salito a bordo anche un agente e proprio lui è rimasto seriamente ferito durante il tragitto verso l’ospedale: in questo frangente il trentottenne ha nuovamente tentato di farsi del male, usando questa volta la cintura dell’autolettiga alla quale il personale sanitario stava tentando di assicurarlo. Durante questa fase, per riportare alla calma l’uomo, l’agente a bordo del veicolo è stato colpito alla mano sinistra, ne avrà per 20 giorni.
Una volta dimesso dall’ospedale, il Pm di turno ha confermato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e disposto il trattenimento presso le celle di sicurezza della questura, in attesa del giudizio direttissimo. Nella giornata di sabato, il 38enne si è presentato davanti al giudice che lo ha condannato per la resistenza e le lesioni inferte all’agente, disponendo nel contempo il suo accompagnamento coatto presso una struttura di accoglienza per essere rimpatriato nel paese di origine. Nello stesso pomeriggio è stato accompagnato al Cpr di Bari, da dove verrà rimpatriato in Nigeria.
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