Ho appreso con grande stupore che il PD locale è intenzionato a portare all’attenzione del Consiglio Comunale un Ordine del Giorno per chiedere al Governo di confermare gli investimenti del Piano Periferie. Ancora più singolare la speranza del loro segretario comunale Baraldi, che auspicherebbe unità tra tutte le forze politiche per il bene della città.
Il problema è che l’unità di intenti non è riscontrabile nemmeno all’interno del PD.
Infatti al Senato, prima della pausa estiva, lo stesso PD ha votato a favore dell’emendamento, presentato dal Governo, che cancellava i fondi del suddetto bando. Eppure il PD ferrarese può contare su una parlamentare nativa, Paola Boldrini, e su Piero Fassino, paracadutato in questo collegio prima delle elezioni per garantirgli l’elezione, ed entrambi in quella occasione hanno votato insieme agli esponenti del Governo.
Effettivamente, una volta scoperto il loro madornale errore, sono corsi ai ripari dichiarando, quasi letteralmente, che la materia in questione era difficile e che si erano sbagliati a votare.
Noi non sapremo mai se hanno effettivamente sbagliato in buonafede, gesto che testimonierebbe una notevole incompetenza, o se erano davvero d’accordo col Governo, salvo poi ritrattare davanti alle proteste dei pochi amministratori locali che sono rimasti loro. L’unica certezza è che la morale da un partito che si contraddice da solo non è accettabile, tanto più che tuttora gli esponenti locali del PD nel parlare di questa vicenda non hanno avuto il coraggio di fare ‘mea culpa’.
Alessandro Balboni, consigliere comunale Fratelli d’Italia