Politica
6 Settembre 2018
Il piano procede nel suo normale iter, in attesa che il Parlamento decida se 'congelare' o meno le risorse stanziate per Ferrara

Bando Periferie: progetti approvati, ora tutto dipende dalla Camera

di Ruggero Veronese | 2 min

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Il progetto di riqualificazione Darsena – Ex Mof – Meis continua il suo percorso, nonostante i mille dubbi in cui è avvolto da quando (il 2 agosto scorso) il Senato ha approvato l’emendamento del governo per ‘congelare’ 2,1 miliardi di stanziamenti per 96 città italiane, compresi i 18 milioni assegnati a Ferrara. La giunta del Comune estense ha infatti approvato la determina con cui viene dato l’ok ai progetti definitivi elaborati nell’ultimo anno e mezzo dagli studi tecnici, precisando però che la spesa complessiva milioni sarà finanziata con le risorse del bando governativo per le periferie e che l’intervento “non comporta maggiori spese a carico comunale”.

Detto in parole povere, il progetto sta proseguendo per il proprio percorso ordinario, in attesa che il decreto Milleproroghe arrivi alla Camera dove il Pd ha annunciato una battaglia campale per modificare il testo (al Senato, ricordiamo, lo stesso Partito Democratico votò a favore dell’emendamento governativo, salvo poi riconoscere l’errore). A quel punto si apriranno due scenari: se le risorse stanziate per il Bando Periferie verranno sbloccate, il Comune di Ferrara potrà procedere con la fase successiva del piano e potrà dare il via libera ai primi appalti, oltre che alle demolizioni e bonifiche necessarie nell’area. In caso contrario, cioè se l’emendamento governativo dovesse restare inalterato, il progetto andrebbe definitivamente in stallo.

Un iter confermato ad Estense.com dall’assessore all’urbanistica Roberta Fusari, secondo cui “i progetti approvati nella delibera sono quelli che dobbiamo rendicontare al governo, proprio in virtù di quel finanziamento che da un mese è stato messo in discussione. Stiamo seguendo il cronoprogramma che abbiamo impostato dall’inizio e che ci è stato richiesto, secondo cui entro settembre avremmo dovuto mandare i progetti e i conti dettagliati del piano. Parallelamente in Parlamento c’è questa battaglia sul testo dell’emendamento e tra una settimana si voterà il Milleproroghe alla Camera. Noi nel frattempo chiuderemo tutte le rendicontazioni dei progetti approvati per poi fermarci, anche se saremmo già pronti per fare le gare di appalti. Siccome abbiamo già approvato i progetti, il nostro auspicio è di poterli presentare presto alla città, ma prima dobbiamo aspettare e vedere cosa verrà deciso a livello nazionale”.

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