Luigi Marattin
È Luigi Marattin il primo firmatario dell’emendamento al decreto ‘Milleproroghe’ presentato dal Pd sul ristoro dei risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie degli ultimi anni. L’ex assessore al bilancio di Ferrara, insieme ai colleghi Francesco Boccia, Paola De Micheli, Marianna Madia, Fabio Melilli, Pietro Navarra e Pier Carlo Padoan, ha proposto al governo di aumentare la dotazione del fondo di ristoro per i risparmiatori di Carife e delle altre banche ‘azzerate’ da 100 a 175 milioni di euro, e di anticipare il termine per i decreti attuativi dal 31 ottobre al 30 settembre.
“La copertura dei 75 milioni aggiuntivi – spiega Marattin – viene individuata per 45 milioni tramite il Fondo per interventi strutturali di politica economica, e per 30 milioni tramite il Fondo interbancario per la tutela dei depositi. Il Governo PD aveva fissato al 31 marzo 2018 il termine per l’emanazione del decreto Mef che avrebbe dovuto disciplinare concretamente l’accesso dei risparmiatori truffati a questo fondo. Dopo le elezioni del 4 marzo, il governo M5S-Lega ha spostato questo termine al 31 ottobre (per l’esattezza, Di Maio esortò il governo Gentiloni, ancora in carica in quella fase, a rinviare i decreti attuativi lasciandone la stesura all’attuale esecutivo, ndr). Ora il Pd, con questo emendamento, lo anticipa al 30 settembre, al fine di velocizzare il più possibile le procedure”.
Secondo il parlamentare ed ex assessore, “Movimento 5 Stelle e Lega hanno speculato molto sulla vicenda dei risparmiatori, anche qui a Ferrara. Hanno ottenuto consenso promettendo un impossibile rimborso a piè di lista per tutti. Si sono fatti belli con incontri, post su Facebook e fotografie. Ma nei fatti non hanno fatto nulla. Anzi, hanno solo rinviato di 7 mesi (dal 31 marzo al 31 ottobre) la distribuzione dei soldi che aveva già stanziato il governo Pd, perché sono incapaci di utilizzare le risorse che già altri hanno lasciato per loro. Con questo emendamento noi continuiamo, senza slogan e senza promettere la luna, il percorso iniziato all’indomani dei crack bancari, e che ha visto prima gli arbitrati, poi il rimborso della maggior parte degli obbligazionisti subordinati e poi lo stanziamento del fondo aggiuntivo nella legge di bilancio 2017 per tutti i risparmiatori truffati. Ora facciamo un altro passo avanti, speriamo che il governo ci appoggi”.
“Ai risparmiatori truffati – conclude Marattin -, dico che hanno una scelta. Fidarsi di chi si è riempito la bocca di chiacchiere promettendo l’impossibile (e poi non ha fatto nulla se non rinviare), o di chi non ha nelle proprie corde promettere la luna solo per prendere i voti, sapendo che non potrà mai mantenere la promessa, ma passo dopo passo prova a risolvere il concreto un problema. Sperando che, parallelamente, la magistratura faccia chiarezza con i processi e le inchieste in corso nei confronti dei responsabili di quei crack”.
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