Si sono concluse le feste medievali alla Giostra del Monaco, in cui il baluardo di Santa Maria ha confermato ancora una volta che esiste un tempo in cui la storia diventa mito, e questo è il medioevo, ed esistono luoghi dove il mito diventa realtà, ovvero le terre e i castelli estensi di Ferrara, Este, Grottazzolina e Vàrpalota per rievocare la figura del marchese Azzo VII D’Este, primo vero Signore Estense.
Quattro città, quattro rievocazioni, quattro modi diversi di “fare storia”, un unico intento: far rivivere quel passato in cui si realizzavano sotto l’insegna della nobile impresa dell’Aquila Bianca Estense i destini di Ferrara, Este, Grottazzolina e Varpàlota.
Tanti gli eventi che, nonostante il maltempo, hanno contraddistinto la XIV edizione della Giostra del Monaco; le compagnie di armati giunte da tutta Italia hanno partecipato ai tanti eventi al campo, sulle lizze e nell’arena.
Le taverne e le osterie dell’accampamento hanno preparato prelibate specialità gastronomiche e sulla strada dei mercanti sono stati proposti banchetti con i prodotti artigianali. L’Arena del baluardo ha ospitato le esibizioni di teatranti, giullari, musicanti e sbandieratori, e fantastici spettacoli di focoleria.
Il campionato nazionale di arco storico, che ha fatto tappa alla Giostra del Monaco, ha visto la vittoria degli Arcieri ferraresi, con Andrea Rossi della Compagnia del Borgo su Walter Catellani di Maestà della Battaglia e Pietro Rabotti della Regium Sagittis, la vittoria del torneo di Balestra Manesca dedicata alla memoria di Franco Badiali è andata a Tito Verlato che si è aggiudicato la storica balestra di Franco Badiali messa in palio dalla moglie e dal figlio dopo il sapiente restauro ad opera del maestro Carlo Natati.
Sempre appassionante la rievocazione della battaglia di Cassano d’Adda, il maltempo ha fatto rinviare la cavalleresca sfida tra cavalieri con lancia in armatura, come da programma si è invece corsa la spettacolare Giostra equestre del Monaco, la nobile tenzone di abilità cavalleresca, che risulta esser l’unica giostra equestre con mazza ferrata in Italia e che deve la sua singolare denominazione all’eterno nemico della guelfa casata d’Este, il ghibellino Ezzelino II da Romano (padre dell’Ezzelino III sconfitto nella battaglia di Cassano d’Adda) che venne soprannominato “monaco”, poiché in tarda età decise di ritirarsi a vita conventuale.
I cavalieri in lizza, rappresentanti le Città del Consorzio Terre e Castelli Estensi, devono colpire con la mazza ferrata il bersaglio, costituito da tre scudi di diversa grandezza, posti a tre metri d’altezza su di una speciale “forca”; ad ogni bersaglio colpito viene attribuito un punteggio: maggiore per lo scudo più piccolo e minore per gli scudi più grandi.
Il vincitore dell’edizione 2018 della Giostra del Monaco e proclamato Paladino Estense è Nicola “Bonni” Bonora che ha conquistato il titolo vincendo, non senza difficoltà, la sfida. Il grande falò ha ancora una volta sancito la chiusura della festa organizzata dalla Contrada San Giacomo che rinnova l’appuntamento al 2019.
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