di Simone Pesci
Location nuova, amministrazione comunale nuova. Queste sono le speranze del centrodestra di Ferrara, che inizia idealmente la scalata a Palazzo municipale presentandosi unito alla Festa del Tricolore, tenutosi nell’inedita cornice della sala dell’Ex Borsa, che ha sostituito il tradizionale evento di Mirabello.
Giù dal palco il segretario locale della Lega Nicola Lodi e il consigliere comunale di Forza Italia Matteo Fornasini, sopra i colleghi Alan Fabbri, Paola Peruffo e soprattutto Alberto Balboni, deputato ferrarese di Fratelli d’Italia. Al momento dell’inaugurazione sono assenti i Cinque stelle, ma il deputato, col microfono in mano, si rivolge alla platea rassicurandola che, in vista del 2019, è “sicuro che anche loro vorranno tenersi lontani dalla sinistra di Ferrara”.
Prima di dare il via ufficialmente alla rassegna, è immancabile una frecciata a Gianfranco Fini, che tuttavia non viene nominato: “Le elezioni – tuona Balboni – si vincono e si perdono, ma la dignità, una volta persa, è persa per sempre. Lo dimostra quel signore che abbiamo applaudito per anni a Mirabello”.
Il deputato torna quindi sulla strada principale, che è quella che conduce alle elezioni amministrative di Ferrara: “Non avrei mai pensato di essere eletto in Parlamento dalla maggioranza dei ferraresi, oltre che per il sostegno della Lega e di Forza Italia. Vogliamo essere protagonisti del cambiamento anche qui, se sono stato eletto nel maggioritario vuol dire che possiamo correre anche per il sindaco”.
Il centrodestra lo farà, ed è pronto alla sfida, dice Balboni, sia perché “Imola è stata una Stalingrado per un Pd che aveva il 60% dei consensi”, che per il fatto che “se non saremo eletti significa che avremo sbagliato noi qualcosa, ma stavolta proprio non possiamo sbagliare”.
La linea di Alan Fabbri è la stessa tracciata da Balboni, che vuole manifestare “l’unità e la forza del centrodestra che vuole dimostrare di essere un’alternativa concreta alla guida del Pd capitanato da Tagliani”. Forza e tenacia sono i capisaldi, come afferma il leghista, perché “ci attaccheranno e cercheranno di umiliarci, ma l’anno prossimo noi non lavoreremo solo sulla città, ma anche sulla provincia”.
Una vera e propria dichiarazione di intenti, rimarcata da Paola Peruffo: “Siamo a pochi metri dal Castello, che è il nostro obiettivo”. Ancora non ufficialmente, ma in maniera ufficiosa la campagna elettorale per conquistare Ferrara è già iniziata.
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