Caso Cidas. Lodi ricorre in Appello
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Intervento di Ilaria Baraldi, Portavoce della Conferenza Donne democratiche di Ferrara. "Andare a votare e votare 'si' ai 5 referendum un primo indispensabile passo per costruire un modello di società più giusto e equo"
Il Pd ha "appreso con stupore e rammarico che la Giunta, su indicazione della Commissione Toponomastica, ha disatteso quell’impegno avvallando la proposta di intitolare alla sola memoria dell’on. Preti lo spazio pubblico dell’ex autostazione, in via Rampari di San Paolo"
L’elemento storico e politico che distingue la violenza nazifascista dagli episodi violenti è l’imputabilità dei primi a una volontà diretta dei vertici nazifascisti di insanguinare, prima negli anni del regime e poi nella lenta ritirata, il nostro paese
Martedì pomeriggio i militanti di Gioventù Nazionale Ferrara si sono riuniti per rendere omaggio a Sergio Ramelli, giovane studente milanese brutalmente assassinato cinquant’anni fa
Un’ulteriore tappa del gruppo civico “Ferrara Viva”, che raccoglie le problematiche delle frazioni feraresi, ha fatto tappa a Corlo, presso il locale circolo Arci gestito da Mery e Maurizio Magri. L’evento era rivolto non solo ai residenti di Corlo ma anche delle vicine realtà di Correggio e Malborghetto di Correggio.
“Più che in altre zone –commenta Federico Messina, uno dei promotori di Ferrara Viva – abbiamo registrato una generale sensazione di abbandono e rabbia nei confronti di istituzioni percepite particolarmente distanti. La partecipazione numerosa evidenzia il desiderio dei cittadini di essere ascoltati e di segnalare problematiche pesantemente impattanti sulla loro qualità di vita. Per quanto riguarda Corlo, il tema centrale della serata è stato quello della sicurezza stradale: il tutor attualmente in essere su via Copparo è posizionato troppo lontano dal centro del paese, attraversato da auto che sfrecciano velocemente e sede di incidenti piuttosto frequenti. Anche Via Canalazzi, che dal centro della frazione si porta verso Baura, è definita pericolosa perché piena di buche e con erba alta sul ciglio che impedisce una buona visibilità: la proposta è stata quella di inserire dossi o meccanismi di rilevamento della velocità che riducano il rischio di incidenti. Altri temi emersi sono le difficoltà nella circolazione nelle serate in cui la discoteca è aperta, con affluenza nettamente superiore alla portata del piccolo centro e la necessità di realizzare un’illuminazione pubblica su via Magagna. Da segnalare il degrado della pista ciclabile della frazione, in condizioni davvero difficili tra buche ed erbacce e la necessità di prolungarla sia verso Tamara, sia verso Correggio e Malborghetto, permettendo spostamenti sicuri specialmente alla popolazione anziana. Sono stati infine richieste a gran voce la potatura degli alberi su via Copparo e via dell’Unione ed una maggior presenza della polizia municipale sul territorio, per tutelare i cittadini visti i numerosi furti in appartamento”.
“Per quanto riguarda il piccolo abitato di Malborghetto di Correggio – prosegue il collega Michele Franchi -, anche qui le principali criticità hanno riguardato la sicurezza stradale: i cittadini hanno richiesto il posizionamento di uno speedbox su via Vallalbana in prossimità dell’incorcio con via Ca’ Nove/via Ponte e l’installazione di un cartello del limite dei 50 km/h recentemente divelto. Il centro è inoltre attraversato da una mole significativa di traffico pesante con danni e frane alle strade che debbono essere riparati. Correggio è invece già dotato di uno speedbox posto in via dell’Unione, che i cittadini riferiscono non essere praticamente mai utilizzato dalla polizia municipale. I presenti hanno segnalato inoltre disagi con il conferimento di ramaglie: i bidoni sarebbero pochi e si riempiono facilmente, servirebbe perciò aumentarne il numero o prevedere raccolte più frequenti. Nostra precisa volontà è quella di far sì che anche chi vive in centri lontani dal capoluogo come i tre che abbiamo incontrato possa sentirsi un cittadino come gli altri: non vogliamo abbandonare quindi gli amici e torneremo presto sul territorio, accettando l’invito di partecipare alla Sagra degli insaccati in programma a settembre”.
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