Spal
20 Agosto 2018
Lo sloveno abbatte il Bologna con una perla assoluta e manda in visibilio un'intera città

Il pallone nel sette olè. Kurtic fa godere la Spal nel derby

di Redazione | 5 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

di Simone Pesci

Non ce ne voglia l’Imperatore Zamuner, ma Jasmin Kurtic ha riscritto la storia. Il pallone nel sette, da oggi, è marchio di fabbrica anche dello sloveno, che decide il derby con una perla di assoluta bellezza: un destro scagliato da trenta metri che, dopo aver impattato il palo, è terminato in rete e ha mandato in visibilio un’intera città. La Spal conquista l’intera posta nella sfida più importante nell’anno, le luci del Dall’Ara sono solo per la squadra di Semplici.

Il fiorentino sceglie di schierare il nuovo acquisto Simone Missiroli, che prende il posto di Everton Luiz, al fianco di Schiattarella, incaricato di dettare i tempi alla manovra biancazzurra. Nemmeno convocato Viviani per un problema all’anca, in panchina va Valdifiori. L’inizio del match, con le due curve in silenzio per rispetto della tragedia di Genova, è tutto di marca felsinea. La Spal sembra un po’ spaesata, e lascia spazio alle scorribande di Pulgar e Dzemaili.

Dopo sette minuti Gomis vola sulla sua sinistra per smanacciare un bolide di Palacio destinato all’incrocio: dall’angolo Gonzalez svetta, ma la sua capocciata, smorzata da una maglia biancazzurra, produce un altro corner, che si perde in un nulla di fatto. Al decimo minuto le curve alzano i toni e il Bologna si fa pericoloso con Mattiello, che da una rimessa laterale raccoglie con la testa la spizzata di Santander, sgusciando alle spalle di Felipe: il gol dell’ex manca solamente perché il prodotto del vivaio juventino non impatta nel migliore dei modi.

I felsinei sono un ragno che prova a tessere la tela, la Spal fatica un po’ a prendere le contromisure, almeno fino al 25’, quando Lazzari legge una sventagliata di Pulgar con mezz’ora di anticipo, dalla sua trequarti si invola sulla fascia, percorre tutto il campo accentrandosi ma ignora Antenucci sulla sua sinistra e giunto al limite prova la conclusione ribattuta da Danilo; Dzemaili approfitta di questa ripartenza spallina per presentarsi in zona pericolosa, il suo rasoterra è però fuori di diversi metri.

Dopo trenta minuti la gara entra in una fase poco brillante, con diversi errori in fase di impostazione, talvolta banali, da parte di entrambe le compagini. E i biancazzurri salgono in cattedra: break di Kurtic al 32’ che serve Lazzari, il quale sul fondo centra in pieno la faccia di Dijks che stramazza al suolo, la sfera viene raccolta dal ’29’ che crossa per Petagna, il cui colpo di testa debole è facile preda di Skorupski.

Cinque minuti dopo Missiroli, fin lì quasi un fantasma, ubriaca la difesa della squadra di Inzaghi, portandosi a spasso con una serpentina Mattiello, Gonzalez e Danilo, giunto in posizione di tiro, però, spedisce la sfera fra i tifosi della curva ‘Bulgarelli’ e un minuto dopo, dalla stessa mattonella, Lazzari dopo un recupero fa partire un diagonale col sinistro, che termina a lato senza impensierire Skorupski.

Ma la Spal continua a farsi preferire al Bologna, e sul finale di tempo Kurtic cerca, in modo impreciso, il sette della porta rossoblù. Partita con diversi errori, e alla fine della prima frazione è giusto il pareggio.

A inizio ripresa il Bologna comincia come aveva iniziato il primo e servono i migliori Cionek (49’) e Vicari (54’) per anticipare nella propria area Palacio e Santander, pronti a colpire Gomis. Gli estensi, però, non restano con le mani in mano e Petagna al 57’ va vicinissimo al bersaglio grosso: guizzo dell’ex atalantino che gira col sinistro al volo un pallone che batte davanti a Skorupski, il quale è fenomenale nel toglierla dall’angolino destro.

Le squadre si danno battaglia, tendono a sfilacciarsi e Semplici inserisce Everton Luiz, che ci mette trenta secondi netti ad andare a bisticciare con Poli.

Al 71’ poi, Kurtic pareggia il gol di Zamuner ed entra di diritto nella storia del derby per un altro pallone nel sette: lo sloveno, da trenta metri lascia partire una bordata che bacia il palo interno e va a morire nella rete alle spalle del guardiano del Bologna. E’ il vantaggio della Spal, che manda in delirio la panchina estense e gli oltre tremila ferraresi al seguito della squadra.

Contromisura di Inzaghi, che toglie Gonzalez per inserire Falcinelli e Orsolini, a rilevare un Poli stanco e per il quale, dopo l’ingresso di Everton, tira una brutta aria. La Spal vuole assolutamente i tre punti, si mette l’elmetto e tutti dietro in trincea. All’83’ Cionek regala palla a Orsolini, che punta Felipe il quale è costretto al fallo poco fuori l’area: Dzemaili va sul piazzato e Gomis tira un sospiro di sollievo quando vede la sfera oltrepassare la traversa.

All’86’ Santander svetta fra Lazzari e Cionek ma non è preciso e per gli estensi è un altro pericolo scampato e a trenta secondi dal recupero il Bologna resta in dieci per il doppio giallo a Nagy, primo segno della resa. Che sarà sancita dopo quattro minuti di recupero, ma non prima che Palacio fosse respinto da Felipe, Antenucci da Skorupski ed Helander dal palo. La Spal esce vincitrice dal Dall’Ara: Ferrara si gode una storica vittoria.

Bologna (3-5-2): Skorupski, Gonzalez (72’ Falcinelli), Danilo, Helander; Mattiello, Poli (77’ Orsolini), Pulgar (56’ Nagy), Dzemaili, Dijks; Palacio, Santander. A disposizione: Da Costa, Santurro, De Maio, Paz, Calabresi, Mbaye, Svanberg, Krejci, Okwonkwo. All. Filippo Inzaghi.

Spal (3-5-2): Gomis, Cionek, Vicari, Felipe; Lazzari (Simic 89′), Kurtic (82’ Valdifiori), Schiattarella, Missiroli (68’ Everton Luiz), Fares; Antenucci, Petagna. A disposizione: Milinkovic-Savic, Thiam, Djourou, Dickmann, Costa, Valoti, Vitale, Paloschi, Moncini. All. Leonardo Semplici.

Arbitro: Giacomelli di Trieste.

Marcatori: 71’ Kurtic.

Ammoniti: Pulgar, Mattiello, Nagy (B); Fares, Felipe (S).

Espulsi: Nagy per doppia ammonizione.

Note: Dieci minuti di silenzio per entrambe le tifoserie per commemorare la tragedia di Genova.

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