Sequestrata dai ladri la figlia dell’assessora
Paura per Angela Travagli e il marito Riccardo Bizzarri, ex sindaco di Masi Torello. Azione criminale nella loro casa di Porotto fortunatamente senza gravi conseguenze
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Chiuso senza accordo il tentativo di conciliazione in Prefettura, convocato dopo lo stato di agitazione proclamato da sindacati e Rsu aziendali del Comune
Quando il prossimo anno verranno rimossi i ponteggi della Cattedrale, il campanile non tornerà "libero" come molti si aspettano: resteranno reti di protezione
È stata respinta con 16 voti contrari su 25 la mozione con cui i gruppi consiliari di minoranza avevano richiesto una proroga all’utilizzo della sede del Csv “Terre Estensi” in via Ravenna 52 e il ricollocamento della stessa in viale IV Novembre
"I primi protagonisti sono i poveri". È la chiave con cui l'Arcivescovo Gian Carlo Perego ha presentato in Curia la conferenza stampa di fine anno, riprendendo le parole di papa Leone
Questa notte (mercoledì 8 agosto) si è spento a 84 anni Alfio Finetti. Da anni era ricoverato in una casa di cura, accudito quotidianamente dalla figlia Rita.
Nato ad Ambrogio di Copparo nel 1933, Finetti era celebre come cantautore dialettale. In quasi 50 anni di carriera ha fatto cantare e ridere diverse generazioni di ferraresi a ritmo di blues, talking blues e naturalmente liscio.
La sua discografia, forte di 20 album, conta circa 200 canzoni, a partire da quelle che lo hanno lanciato e reso famoso a Ferrara e non solo, “Al condominio”, del 1977, fino alle più recenti di “Ela tò mié nona?” del 1991
Dopo gli inizi di carriera per sagre e feste paesane, Finetti venne notato subito dalla Ricordi, che incise le sue canzoni. Appartiene a Finetti anche l’inno ufficiale della Spal, di cui era tifoso.
All’attivo si contano anche un musical – questa volta in lingua italiana – dal titolo “Passeggiando nel 2500 e rotti”, con scene realizzate da Carlo Rambaldi, alcuni libri e raccolte di poesie.
Tra i primi ad esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di un pezzo della cultura e dello spettacolo ferrarese è Andrea Poltronieri: “Buon riposo Alfio. Un abbraccio alla figlia Rita. Grazie per i sorrisi e le lacrime, grazie per aver portato Ferrara in giro per l’Italia,. Ricorderò per sempre quando mi dicesti che dovevo insistere per portarla avanti e che a tua differenza, ero un bravo suonatore. Evviva Alfio, patrimonio della nostra cultura e della nostra storia”.
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