Di recente si è parlato molto del trattato di scambio commerciale tra Giappone ed Unione Europea, accolto col beneplacito dell’opinione pubblica.
A torto, perché il Giappone è un paese col quale è bene non avere rapporti, data la sua cultura ridicola.
Il Giappone non ha mai prodotto poeti, politici, legislatori, musicisti o letterati ma ha solo diffuso nel mondo una cultura pop demenziale ed infantile.
Per rendersene conto basta vedere la gente che si raduna a Ferrara per quello sciocco festival di fumetti, soprattutto ahime adulti, travestiti da personaggi di CARTONI ANIMATI!!! Già è preoccupante che un adulto si interessi a certe puerilità come cartoni animati, fumetti o videogiochi, ma il travestimento così svergognato è sinonimo di gravi squilibri psichici.
Adesso mi direte: “Ma non dire così, ignorante! Chi fa cosplay (Dio abbia pietà di me) è comunque una persona adulta che lavora e ha i suoi hobby e va rispettata”.
No, per me non si può chiamare adulto e maturo colui che legge i fumetti dei supereroi e di certe animazioni orientali, o di chi gioca con le spade finte o si mette il costume da Nembo Kid. E soprattutto non credo che lavorino sul serio. Si tratta di sicuro di bamboccioni mantenuti, che non hanno mai mosso un dito in vita loro. Eppure sperperano i soldi dei loro genitori invece di studiare o lavorare.
Quella è gente che spende i soldi a caso in figurina, videogiochi e costumi. Non è sinonimo di maturità.
Ho visto in rete i prezzi dei costumi, centinaia di euro! E alcune carte da gioco giapponese costano decine se non centinaia di euro. La gente che spende così tanto per dei pezzi di stoffa industriale e di carta ha certo seri problemi.
Se vogliono venire a Ferrara, vengano per studiare la nostra cultura, arte e storia invece di perdere tempo in così futili passatempi.
Anna Papetti