Da settimane ormai siamo “attenzionati” dal sig. Nicola Lodi e dal suo braccio destro, il sig. Andrea Rossi.
Ad ogni iniziativa presenti, magari anche solo dietro un cespuglio per fotografare i partecipanti di nascosto. E se l’iniziativa non c’è, inseguiti su Facebook.
Il motivo? Siamo un gruppo di persone che la pensano in maniera molto differente dai signori in questione in tema di rispetto delle diversità tutte. Ma, cari signori, siamo pur sempre vostri concittadini e vostre concittadine, quelli che voi vi candidate a rappresentare nel 2019.
Cosa ci dovremmo aspettare nel malaugurato caso vincesse la Lega? Che venga inibita la libertà di espressione e pensiero attraverso comportamenti che ricordano molto il bullismo?
Ci dispiace se vi sentite infastiditi dalla nostra presenza. Anzi no, non ci dispiace affatto. La democrazia è fatta da maggioranze e minoranze. Queste ultime hanno diritto di parola come le prime e hanno lo stesso diritto che avete avuto voi in questi anni di avere l’ambizione di diventare maggioranza.
La nostra ambizione è questa. Tornare ad essere maggioranza. Non nelle urne, quel gioco lo lasciamo a voi. Ma nel Paese, perché abbiamo paura di vivere in un mondo in cui vince chi urla di più, chi è più violento, chi pensa che esistano persone con più diritti di altre e chi ha riguardo solo ed esclusivamente alla realizzazione personale piuttosto che al bene collettivo.