Caro stadio, quanto mi costi. Dando uno sguardo ai listini prezzi degli abbonamenti in fase di prelazione, anche quest’anno la Spal risulta fra le più care, anche se il club di via Copparo sulle spalle ha una zavorra mica da poco, rappresentata dai circa 5 milioni di euro per i lavori di adeguamento allo stadio Paolo Mazza.

Morale: tante spese, sforzo promesso lo scorso anno da parte della società mantenuto e tifosi quasi tutti soddisfatti – il quasi sarebbe rimasto anche a prezzi bassissimi, perchè a Ferrara non si è mai contenti -.

I meno contenti, in una prima fase erano i tifosi della Juventus, il cui abbonamento ha subìto un aumento del 30% circa rispetto all’anno scorso. E’ bastato poi acquistare Cristiano Ronaldo per far passare ogni mugugno ai supporters bianconeri che hanno accettato di buon grado di sborsare 595 euro per il rinnovo del proprio posto in curva, 1030 per quello nei distinti o 2055 per quello in tribuna.

I prezzi per il rinnovo della tessera stagionale dei biancazzurri sono molto simili a quelli della Roma: allo stadio Olimpico servono 1255 euro per le tribune più care – esclusa la vip -, 800 per i distinti e 300 per le curve; al Mazza  si viaggia sui 1390, 775 e 300. L’Udinese e il Chievo sono invece i club più economici: per abbonarsi alla Dacia Arena servono 690, 390 o 200 euro mentre al Bentegodi basta tirare fuori 420, 330 o 180 euro – le curve più basse sono però quelle di Sassuolo e Atalanta con 170 e 160 euro-.

Dal momento che contano le dimensioni degli impianti, è bene dare un’occhiata anche a Frosinone, che effettivamente nella fascia delle squadre in lotta per la salvezza fa pagare ai propri sostenitori quasi come la Spal: tribune a 2500 e 1500 euro, distinti a 600 e curve a 290. Sul fronte Spal il fatto che i prezzi siano rimasti più o meno quelli dello scorso anno, con un aumento della gradinata che però sarà coperta, non hanno più di tanto turbato i tifosi spallini. Anche perchè per una salvezza come quella dello scorso anno non c’è davvero prezzo.